Bacci Wines inizia a prendere forma nel 1984 quando Marco Bacci, imprenditore di successo nel campo della moda, acquista il Castello di Bossi struttura dalla storia millenaria situata a Castelnuovo Berardenga (SI), dove dopo poco tempo inizia a produrre vino puntando all’alta qualità e al rispetto della tradizione e cultura toscana.
Il progetto vinicolo di Marco Bacci con il passare degli anni si espande con l’acquisizione di altre tenute portando il Gruppo Bacci Wines ad essere una solida realtà presente nelle tre principali DOCG toscane (Brunello di Montalcino, Chianti Classico e Morellino di Scansano) con 5 aziende: Castello di Bossi, Tenuta di Renieri, Barbaione, Terre di Talamo e Renieri. Queste 5 aziende formano un grande polo vinicolo da 900 ettari di terreno ed oltre 25 etichette di vino di diversa tipologia.
Ad affiancare Marco Bacci alla guida del Gruppo Bacci Wines oggi ci sono i figli e l’imprenditore internazionale Serg Bell. Grazie in particolare al lavoro del figlio Jacopo Bacci che da diversi anni si occupa dello sviluppo di nuovi mercati, il Gruppo è diventato una realtà internazionale, con una forte presenza in Europa, America e Asia.
Castello di Bossi attualmente è una un’azienda con cantina e agriturismo situata nel cuore del Chianti Classico. Essa si estende su un territorio di più di 800 ettari, di cui 130 sono coltivati a vigneto. L’azienda è 100% biologica ed è totalmente alimentata da energia pulita, con 8 ettari di pannelli solari.
A Castello di Bossi prendono vita le espressioni aziendali del vino Chianti e dei SuperTuscan di lunga storia. Tra i SuperTuscan c’è il Corbaia IGT Toscana, primo vino prodotto in assoluto da Marco Bacci. La prima bottiglia di Corbaia prodotta a Castello di Bossi risale al 1985.
I vigneti individuati per la produzione del Corbaia sono gli stessi dalla prima produzione. Le piante di Cabernet Sauvignon con età di oltre 50 anni sono tra le prime piantate nella zona del Chianti Classico e in Toscana.
Il Corbaia, vino nato come blend di 70% Sangiovese e 30% Cabernet Sauvignon, a partire dall’annata 2015 ha subito una sottile variazione nelle percentuali dei vitigni utilizzati passando a 70% Sangiovese, 25% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc. Dal 2018 le uve utilizzate per il ottenere il Corbaia IGT Toscana sono prodotte da viticoltura biologica.
La produzione di questo vino inoltre ha visto negli anni anche un uso sempre più bilanciato dei legni in affinamento. L’invecchiamento del vino per circa 24 mesi da sempre avviene in barriques. Le barriques tostatura media+ attualmente utilizzate sono di Saury, Centre Atelier, Quintessence e Seguin Moreau.
L’elaborazione del Corbaia avviene in acciaio tramite fermentazione spontanea a temperatura controllata e rimontaggi. La successiva fermentazione malolattica avviene in barrique. Questo storico vino aziendale viene prodotto (in quantità di circa 20.000 bottiglie/anno) solo in annate eccellenti ed è distribuito in circa 20 nazioni.