A Montefalco ho avuto l’opportunità di partecipare ad un’emozionante verticale che mi ha portato indietro nel tempo e dato modo di captare le sfumature dei grandi Sagrantino.
Tre sono stati i produttori ad esibire una verticale di annate 2005, 2010, 2015 e 2016 che hanno rappresentato a pieno l’essenza territoriale e regalato nel calice le differenti enologie del passato, del presente e del futuro.
Di Filippo, Bocale e Fratelli Pardi hanno stili differenti ma sono uniti da anni nella ricerca della qualità nei propri prodotti regalando dei vini strutturati e ben estratti senza però mai perdere la fondamentale ed essenziale presenza dell’equilibrio nella matrice vino.
Il Sagrantino è uno dei vitigni più tannici che abbiamo in Italia e spesso può non essere amato a primo impatto per l’austerità e le ben presenti vibrazioni dell’astringenza al palato.
Non è sicuramente il caso dei tre produttori sopra citati che hanno mostrato controllo e sapienza nella gestione del profilo polifenolico dei propri vini.
La degustazione comparativa delle diverse annate ha messo in luce quanto il vitigno si presti bene all’invecchiamento e come in particolare modo dal 2005 al 2010 sia molto cambiato lo stile di vinificazione e l’estrazione polifenolica delle uve nei diversi produttori.
L’azienda Di Filippo segue da sempre i metodi dell’agricoltura biologica che esclude l’impiego di sostanze chimiche in vigna per la gestione fitosanitaria. Per combattere le malattie crittogamiche della vite in azienda si fa uso di due soli minerali : lo zolfo ed il rame. Da alcuni anni inoltre l’azienda sposa la visione biodinamica che trova le basi negli scritti filosofici di Rudolf Steiner e aiuta nella produzione di vini armonici e lineari.
Sono tante le caratteristiche che contraddistinguono questa solida azienda ma di estremo fascino e rara bellezza è sicuramente la viticoltura ad impatto zero che l’azienda umbra mette in pratica attraverso una conduzione del vigneto senza macchine.
È di recente visione infatti la sperimentazione da parte di Di Filippo dell’impiego di animali al posto di operai e di macchine, che possano in modo naturale lavorare i terreni e rimuovere le infestanti evitando l’ingresso in campo con mezzi pesanti, riducendo così le emissioni di C02.
La salvaguardia dell’ambiente è stata affidata infatti a 200 oche che si sono comportate egregiamente e hanno svolto in modo minuzioso il compito assegnato. Al momento rappresenta una sperimentazione ed è stata portata avanti su una piccola parcella ma l’idea è sicuramente quella di estenderla e proseguire verso questa bellissima iniziativa. La sperimentazione infatti è andata bene e sarà ripetuta ampliando le parcelle gestite da questi preziosi animali nei prossimi anni.
L’intenzione di Roberto ed Emma, proprietari dell’azienda Di Filippo, è quella nel breve-medio periodo di passare da una fase sperimentale alla conduzione a basso impatto ambientale in tutta l’azienda.
I vini prodotti in azienda hanno uno stile molto riconoscibile subiscono delle lunghe macerazioni su bucce ed un affinamento tra i 18 ed i 24 mesi in barrique e tonneau prima di riposare in bottiglia ed essere poi rilasciati sul mercato.
Bocale, di proprietà della Famiglia Valentini, nasce nel 2002 a Madonna della Stella a soli 6km da Montefalco. Il termine dialettale Bocale indica un boccale di due litri usato per contenere vino o olio e da sempre è l’appellativo che gli abitanti del paese attribuiscono alla Famiglia. L’azienda si estende su una superficie di 5 ettari da cui si producono circa 25000 bottiglie di qualità notevole in cui è ben identificabile il legame territoriale.
Grande attenzione in vigna nella conduzione biologica e la possibilità di lavorare in modo sartoriale sulla qualità delle uve danno origine a vini di grande qualità ed interesse. In cantina la fermentazione avviene spontaneamente senza l’apporto di lieviti selezionati e i vini vengono affinati in botti di rovere francese dove subiscono un lungo affinamento prima di essere imbottigliati. Esaltano ancora maggiormente il concetto di artigianalità nel vino rinunciando a microfiltrazioni e stabilizzazioni termiche che secondo la proprietà smagrirebbero i vini e li renderebbero meno autentici.
L’azienda Fratelli Pardi ha una storia antica e vede la sua origine nel lontano 1919 grazie alla visione di tre fratelli: Alfredo, Francesco ed Alberto. Da sempre vocata nella produzione di Sagrantino passito la cantina ha ottenuto nel passato numerosi riconoscimenti ed apprezzamenti e vantava una buona vendita fuori dalla regione Umbria. Tra i suoi clienti anche nomi illustri come la Città del Vaticano. Nel 1949 i figli decidono però di intraprendere nuove strade chiudendo la cantina e fondando Tessitura Pardi. Fortunatamente gli insegnamenti trasmessi vengono tramandati alle generazioni successive e non vengono persi e nel 2002 i pronipoti Francesco, Gianluca Rio ed Alberto Mario decidono di ristrutturare il vecchio edifico di famiglia. Inizia allora la nuova storia di Fratelli Pardi, nuova nella recente data di fondazione ma che conserva il fascino della tradizione e degli insegnamenti dei nonni pionieri a Montefalco. La filosofia dell’azienda è la stessa del secolo scorso. Rispetto per l’ambiente, cura e benessere della cantina e degli spazi interni e lavoro costante e meticoloso in vigna. Solo in questo modo i vini che si producono saranno equilibrati ed esprimeranno eleganza sensoriale e gustativa. Nei vini si percepisce una ricercatezza del bello sensoriale in ogni etichetta prodotta in azienda, a dimostrazione del lavoro scrupoloso che portano avanti ormai da diversi anni. Incessante è infatti il lavoro quotidiano da parte di Alberto e di tutta la famiglia Pardi nel miglioramento qualitativo e nella ricerca della pulizia sensoriale che garantisce a sua volta il rispetto dell’annata.
I vini sono prodotti attraverso una fermentazione alcolica in acciaio e subiscono una breve macerazione su buccia di circa 8-10 giorni. L’affinamento viene invece condotto in botti grandi e barriques di rovere francese per circa 10 mesi. Semplici ed essenziali in vinificazione e nell’affinamento lasciano esprimere a pieno la propria identità nei vini carnosi e succosi sin dal primo impatto.
D’altronde 100 anni fa il nonno di Alberto aveva già trovato la formula per produrre un ottimo vino: Uva buona per fare vino buono!
Di seguito le mie personali riflessioni ed i commenti di tutti i vini degustati:
Vini Rossi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
---|---|---|---|---|---|---|
Bocale | Montefalco Sagrantino | 2016 | 95 | Rosso | ||
Brillante al naso con la deliziosa succosità delle note di prugne blu, fiori di agapanto e violetta selvatica. Buona la presenza dei sentori di cedro e pepe bianco in sottofondo che ben conferma la qualità sensoriale di questo rosso. Corpo pieno, tannini avvolgenti all’ingresso al palato ed un finale teso e verticale nella progressione. Tagliente al momento sarà delizioso dal 2024 in poi. |
||||||
Fratelli Pardi | Montefalco Sagrantino | 2010 | 94 | Rosso | ||
Profondo al naso ben coniuga la potenza sensoriale delle prugne nere e delle prugne blu al succo di mirtillo. Corpo pieno, tannini di egregia qualità ben si fondono nella matrice e creano il presupposto principale per il sano invecchiamento di questo vino che al momento risulta ancora essere un giovane fanciullo. Il sottofondo ricorda la buccia di arancia ed il cedro e dona un carattere vivace e luminoso. Il finale è preciso e di natura verticale dotato di tensione e brillante vivacità. Delizioso ora potrà invecchiare egregiamente nei prossimi anni. Bevi ora o invecchia. |
||||||
Fratelli Pardi | Montefalco Sagrantino | 2016 | 93 | Rosso | ||
Luminoso e fragrante nel profilo sensoriale mostra sentori di prugne blu, mirtilli, violetta selvatica e fiori di agapanto. Il profilo floreale ben predispone all’assaggio e dona garanzie e conferme in questo solido produttore per consistenza e costanza. Corpo pieno, tannini di natura vellutata che in modo energico si fanno spazio nella struttura principale e si fondono nella matrice ed un finale ricco nel ritorno fruttato nell’aftertasting. Vibrante e verticale nell’animo distintivo. Meglio dal 2022. |
||||||
Bocale | Montefalco Sagrantino | 2010 | 93 | Rosso | ||
Preciso e dal carattere esuberante questo Sagrantino dimostra qualità e dispensa una solida conferma grazie alla presenza dei sentori di prugne nere, more selvatiche e liquirizia dolce. Corpo pieno, tannini perfettamente maturi ed un finale solido e compatto che ben si distende nella progressione. Bevi ora o invecchia. |
||||||
Bocale | Montefalco Sagrantino | 2015 | 93 | Rosso | ||
Energia pura in questo solido rosso che mostra sentori di prugne blu, violetta selvatica e ciottolo caldo. Delizioso il sottofondo con note di erbe officinali che ne aumenta la complessità sensoriale. Corpo pieno, tannini vellutati nella forma ed un finale caldo ed avvolgente. Meglio dal 2022. |
||||||
Fratelli Pardi | Montefalco Sagrantino | 2005 | 92 | Rosso | ||
Molto delicato al naso offre note gentili di esteri di fermentazione rari in un vino rosso dal corpo pieno e dalla naturale potenza come il Sagrantino. Rivela in modo sottile prugne nere secche, foglie di tabacco, foglie di tè nero e cuoio. Il carattere boisè domina la scena secondaria. Corpo medio, tannini di qualità eccelsa che in maniera egregia creano una struttura tridimensionale nel vino ed un finale morbido ed avvolgente. Che bella questa espressione di Sagrantino che dimostra la longevità dei vini più famosi d’Umbria. Bevi ora o invecchia. |
||||||
Fratelli Pardi | Montefalco Sagrantino | 2015 | 92 | Rosso | ||
Succoso e vibrante nella matrice sensoriale questo giovane Sagrantino rivela carattere e determinazione con note miste floreali e fruttate. Bella la presenza delle prugne blu che ben si fondono a ciottolo caldo e foglie di eucalipto che donano un carattere balsamico. Corpo medio-pieno, tannini maturi ben integrati nella matrice ed un finale ampio e di natura principalmente voluminosa. Delizioso ora potrà invecchiare egregiamente per i prossimi anni. |
||||||
Bocale | Montefalco Sagrantino | 2005 | 90 | Rosso | ||
Maturo al naso con note di fiori rossi pressati, prugne rosse e lamponi disidratati. Bello il sottofondo sottile che dispensa energia e carattere. Corpo medio, struttura definita e ben armonica al palato grazie ad una buona freschezza ed un finale rigido e tagliente di media persistenza. Bevi ora o invecchia. |
||||||
Di Filippo | Montefalco Sagrantino | 2005 | 89 | Rosso | ||
Offuscato al naso arriva leggermente stanco con note di prugne nere secche, foglie di tabacco e legna bagnata. Corpo medio, tannini maturi leggermente secchi al palato ed un finale ben bilanciato. Bevi ora. |
||||||
Di Filippo | Montefalco Sagrantino | 2010 | 88 | Rosso | ||
Pulito al naso dispensa note floreali e fruttate. Bella la qualità del frutto che emerge dal calice con note di lamponi, more selvatiche e mirto. Corpo medio, leggermente alcolico nella percezione gustativa ed un finale che vira verso sensazioni amare. Bevi ora. |
||||||
Di Filippo | Montefalco Sagrantino | 2015 | 88 | Rosso | ||
Chiaro e limpido al naso con note sottili di fiori rossi, fiori di agapanto e magnolia nobile. Corpo pieno, tannini morbidi ed un finale pungente. Ben levigato al palato, ma troppo concentrato sulla qualità dei tannini dimentica la percezione alcolica nella matrice. Meglio dal 2022. |
||||||
Di Filippo | Montefalco Sagrantino | 2016 | 87 | Rosso | ||
Preciso al naso nella distesa di fiori rossi appassiti, gerani, fiori bianchi di magnolia e fiori di gelsomino. Corpo medio, tannini leggermente erbacei nella matrice ed un finale poco mordente. Meglio dal 2022. |