Un nome singolare che attira da subito l’attenzione, Scacciadiavoli sita a metà strada tra Foligno e Todi in territorio umbro, prende il nome da un uomo vissuto molti anni fa che di mestiere faceva l’esorcista.
Un giorno gli fu affidato una giovane impossessata che pensò bene di curare con del vino (del buon vino rosso). Il rimedio azzardato si rivelò giusto e al risveglio la donna era rinsavita e tornò alla vita quotidiana.
Gli abitanti del borgo gli dedicarono il paese e da allora questa zona è conosciuta in questo modo.
Le origini di Scacciadiavoli azienda risalgono invece al 1881 prima di essere acquistata dalla Famiglia Pambuffetti di Foligno nel 1954.
Oggi giunta alla quarta generazione l’azienda Scacciadiavoli vede la presenza attiva di Amilcare, Carlo e Francesco che insieme a Liù e Iacopo rendono giustizia alla storia ultracentenaria dell’azienda monitorando giorno dopo giorno i continui cambiamenti e le evoluzioni che si incontrano nel mondo viticolo.
Solida nella proprietà, l’azienda vanta un’estensione di 130 ettari sparsi su comuni differenti nel cuore delle DOC Montefalco e Spoleto e nella DOCG del Montefalco Sagrantino.
Quaranta ettari di vigneti con un focus principale sul Sagrantino (16 Ettari), sul Montefalco Rosso (15 Ettari di Sangiovese ed altre varietà) e circa 9 ettari ben distribuiti tra le varietà a bacca bianca più interessanti del centro Italia: Trebbiano Spoletino, Grechetto, Chardonnay, Viognier e Trebbiano Toscano.
La sfida al giorno d’oggi è “settentrionalizzare” i vini cercando freschezze ed equilibri della matrice sostiene il Dott. Stefano Chioccioli, l’enologo consulente dell’azienda umbra che da alcuni anni spicca durante i nostri tasting per precisione d’esecuzione e piacevolezza dei vini.
Con Chioccioli infatti i vini prodotti sono stati sempre precisi e piacevoli nella beva centrando a pieno ed in modo impeccabile la difficile impresa di ingentilire il Sagrantino spesso austero e “scorbutico”.
Notevole la “bollicina” di casa Scacciadiavoli un Metodo Classico di tutto rispetto nella piacevolezza e freschezza sensoriale che nell’annata 2014 rivela una buona struttura ed una carica polifenolica presente ma mai troppo mordente.
Dopo 4 anni di affinamento sui lieviti riceve la parte grassa necessaria per donare struttura e contrastare l’acidità e la sapidità di questa giovane espressione.
L’unica bollicina prodotta da Sagrantino risulta molto piacevole nel colore e nella forma.
Leggermente sotto tono il Montefalco Bianco e ed il Montefalco Rosso che troveranno una dimensione nel breve futuro quando la conoscenza sui vitigni a bacca bianca sarà maggiore (nel caso del Montefalco Bianco, il Trebbiano ed il Grechetto hanno un grande potenziale ancora tutto da scoprire) e quando le annate saranno più favorevoli (l’annata 2017 è stata difficile e l’azienda ha tirato fuori i denti per produrre un vino di elevata qualità dopo aver fronteggiato la gelata e la siccità prolungata).
Concluso il tasting con la degustazione del Montefalco Sagrantino di notevole qualità pulito ed amabile sin da subito.
Confermate le impressioni delle anteprime con un’annata di grande qualità ma non propriamente da Sagrantino, che preferisce il caldo e la perfetta maturazione delle componenti polifenoliche.
In forte crescita Scacciadiavoli è un’azienda moderna, proiettata verso i gusti internazionali di vini precisi durante la vinificazione e l’affinamento che mai peccano di mancanze e carenze.
Con le prossime annate avremo il piacere di degustare altri cambiamenti affrontati dalla proprietà nell’acquisto di tecnologia ed ampliamento botti grandi che porteranno incrementi importanti nella qualità.
Di seguito i commenti di tutti i vini degustati:
Scacciadiavoli Vino Spumante Metodo Classico Brut Rosé 2014. Dal colore buccia di cipolla delicato e ricco nel suscitare emozioni emergono sentori precisi e definiti di pompelmo rosa, buccia di mandarino, fiori di limone e fiori di acacia. Tanti ribes in sottofondo nella dolcezza vivace del sottofondo. Corpo medio, struttura piacevole ed armonica radiosa e bilanciata all’assaggio ed un finale teso e verticale moderno nella visione. L’unico spumante prodotto da Sagrantino in purezza. Bevi ora o invecchia. Quattro anni sui lieviti sono fondamentali per bilanciare la parte polifenolica e donare grassezza e sostanza. 89
Scacciadiavoli Montefalco Bianco 2018. Docile nel carattere speziato al naso con note morbide di fiori bianchi di tiglio, magnolia ed acacia. Gentile nel sottofondo di petali di rosa e mallo di noce. Corpo medio-pieno, grassoso al palato mostra una piacevolezza immediata nella bevibilità e la poca ricercatezza. Meglio dal 2021. 88
Scacciadiavoli Montefalco Rosso 2017. Piacevole nel profilo sensoriale mostra sentori di prugne rosse, ciliegie ed amarene. Tanti ribes e lamponi in sottofondo. Corpo medio, tannini leggermente vibranti ma ben impostati nella matrice ed un finale pulito e preciso nella chiusura. Bevi ora. 88
Saccadiavoli Montefalco Sagrantino 2016. Intrigante e complesso nel calice mostra sentori misti floreali e fruttati che colpiscono sin da subito ed affascinano nelle sfumature di prugne nere, maggiorana, timo e rosmarino. Sottile nel profilo secondario con note di fragoline di bosco molto mature e mirto selvatico. Ciliegie disidratate nella complessità profonda del profilo terziario. Corpo medio, tannini polimerizzati precisi e ben estratti ed un finale sapido e bilanciato. Meglio dal 2022. 92