Intorno all’anno 1000 d.C. sulla collina di San Michele e più precisamente sulla sommità denominata Bricco Mandolone, era presente una piccola comunità di persone con una chiesetta ed un castello, il castello di Belmonte appartenente al marchese del Monferrato.
Nell’ anno 1013 durante una battaglia tra alessandrini ed astigiani il castello fu abbattuto e la popolazione in fuga scese verso il fiume Belbo sulle cui sponde fecero i primi insediamenti di quella che poi divenne la città di Nizza Monferrato.
Proprio qui a Nizza Monferrato, areale particolarmente felice per la produzione di ottimi vini di qualità, c’è una famiglia che tramanda da ben 7 generazioni la cura dei vigneti ed i segreti della vinificazione in cantina: la Famiglia Berta.
Siamo a pochi Km dalle Langhe in un territorio da poco insignito del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco e qui la Famiglia Berta produce vino dal 1842.
L’inizio della produzione con due filari di Barbera si è trasformato nel tempo in una realizzazione solida e consistente sempre apprezzata dalle maggiori guide italiane e personalità internazionali.
I vini prodotti in azienda seguono una filosofia semplice ed essenziale: pochi prodotti chimici in vigna, produzione di uve sane e perfettamente mature e vinificazioni spontanee senza l’ ausilio di lieviti selezionati in cantina.
Nel 2001 iniziano i lavori di trasformazione della cantina che si equipaggia di serbatoi di acciaio e mezzi tecnici dalle migliori performance alzando il livello qualitativo di tutte le referenze prodotte.
A guidare l’azienda al giorno d’oggi ci sono Paolo Berta e Ksenia che insieme decidono il perfetto momento per vendemmiare e le scelte più importanti, dai travasi, all’imbottigliamento chiudendo ovviamente il cerchio nella vendita e nella commercializzazione dei vini prodotti.
Famiglia Berta è una realtà familiare che ho avuto il piacere di visitare 2 anni fa durante le degustazioni in Langa e che ho la fortuna di degustare ogni anno durante i tasting presso l’ufficio in Toscana.
È stato bello degustare le nuove annate in modo virtuale quest’anno, anno in cui sarebbe stato davvero difficile incontrarsi in azienda.
Per l’occasione ho degustato con professionisti russi le nuove annate di Belmon, Evolution, Valbeccara ed Heritage che sono risultate vibranti e ben interpretate nei diversi millesimi in uscita in commercio.
La vigna più vecchia risale al 1928 e viene utilizzata per l’etichetta Heritage prodotta solo nelle migliori annate.
La degustazione virtuale ha evidenziato i punti di forza di ogni singola etichetta e permesso di capire molto di più su di un mercato in continua crescita e sviluppo in cui c’è ancora tanto da fare nella comunicazione dei grandi vini italiani di qualità.
Condivido per l’occasione il Webinar realizzato lo scorso 15 Dicembre dove sono emersi spunti e riflessioni davvero importanti con i professionisti del settore individuati sulla piazza di Mosca tra i quali di rilevante importanza Paolo ed Anna, giornalisti su vinoitaliano.ru, Gregory, Kseniya e Natalya, rispettivamente chef-sommelier, sommelier di clienti privati e Sommelier of Wine Shop.
Quanto sono importanti i critici di vino in Russia? Qual è il profilo medio del consumatore di vino in Russia? Quali vini sono più conosciuti e cosa bevono i Russi?
Scoprilo guardando il video realizzato per l’occasione.