Rosso Morellino a Scansano

Una degustazione affascinante e ben curata si è svolta il giorno 13 Maggio a Scansano con 38 produttori che hanno esibito i propri vini.

È stato possibile assaggiare diverse annate dalla 2013 alla 2018 con un focus in particolare sulle annate 2016 e 2017, grazie all’impegno di Fruitecom e del Consorzio Morellino di Scansano DOCG.

La bellezza di Scansano nelle sue Vigne e nei suoi colori.

La giornata si è aperta presso il Teatro Castagnoli con un seminario sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità. La sfida “Green” di Scansano è stato l’argomento principale, una sfida che ha visto l’installazione di ben 11 colonnine elettriche sul territorio alle quali sarà possibile sin dai prossimi giorni ricaricare le proprie auto elettriche durante una piacevole sosta in una delle aziende Green che hanno aderito all’iniziativa. L’idea è quella di ricaricare la propria auto sostando il tempo necessario affinchè questo avvenga e degustando i prodotti tipici della Maremma Toscana e perchè no, soprattutto un bel calice di Morellino. A seguire il convengno, una Master Class condotta magistralmente da Filippo Bartolotta durante la quale in maniera professionale e vivace il taster ha scelto e descritto 6 vini molto diversi tra loro proprio a dimostrazione del fatto di quanta ricchezza territoriale sia presente a Scansano.

Filippo Bartolotta conduce la Masterclass.

In ultimo si è tenuta la degustazione ai banchi di assaggio di 38 produttori che hanno aderito alla manifestazione. I vini sono risultati freschi e beverini, senza perdere struttura ed armonia e mostrando precisione e raffinatezza. I diversi produttori hanno interpretato le annate utilizzando in maniera saggia il vitigno principale del Sangiovese, il quale da disciplinare deve essere presente almeno per l’85% tagliandolo con il restante 15% con alcuni dei 54 vitigni a bacca nera concessi da disciplinare per la produzione dello stesso Morellino di Scansano DOCG. Un infinità di gusto dunque al quale si aggiunge anche il diverso approccio in vinificazione con l’uso di botti grandi, botti piccole, acciaio e cemento a completare questo vino importante ed autentico non solo per la regione Toscana ma per l’Italia tutta.

Poggio al Leone, uno dei migliori vini della degustazione.

Una degustazione molto interessante con alcuni produttori che si sono distinti per l’identità ed il loro duro lavoro. Di seguito la mia personale Top 5 con i vini assaggiati durante la manifestazione. A brevissimo la pubblicazione di tutte le note di degustazione.

Top 5

Roccapesta Morellino di Scansano 2016. Aroma sottile di ciliegia, lamponi e iodio con sentori di viva salinità. Sentori di ciottolo e tufo. Corpo medio, tannino ben polimerizzato dolce e rotondo. Il finale è potente e tagliente. Un blend di Sangiovese e Ciliegiolo. Meglio nel 2020. 94

Acquaviva Morellino di Scansano Bracaleta Riserva 2007. Un aroma decadente con fiori secchi di viola e camomilla. Cassis e rosmarino in sottofondo a confermare l’importante parte mediterranea di questo vino. Ancora giovane e pieno di frutti rossi. Corpo pieno, acidità viva e tannino mordente e al contempo morbido e setoso. Bellissimo 12 anni dopo. Una conferma della leggendaria annata per il Sangiovese in Toscana. Sangiovese 100% 94

Fattoria Le Pupille Morellino di Scansano Riserva 2016. Sentori di prugna nera, amarena e cassis. Corpo medio, tannino definito e levigato. Il finale è brillante ed intenso. Un blend 90% sangiovese e 10% cabernet sauvignon. L’affinamento avviene in botte grande da 20hl e da 40 hl di rovere francese e slavonia. Buonissimo ora, invecchierà divinamente. 94

Terenzi Morellino di Scansano Purosangue Riserva 2015. Sentori di ciliegia pura con prugna e cioccolato bianco. Corpo pieno, tannino elegantissimo e finale brillante, rotondo e “piacione”. Bevi ora o invecchia. 93

Val delle Rose Morellino di Scansano Poggio al Leone Riserva 2015. Note di ciliegia, prugna e formaggio fresco. Corpo medio pieno, tannino maturo ed elegante. Il finale è potente ed equilibrato tra la densità e la lunghezza. Un vino in grado di avvicinare anche i più ostili e scettici della denominazione. 93

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