Anteprime Toscane 2022 : Storia del Chianti Classico dal 1949 ad oggi. Il Gallo Nero, energia e dinamismo come pochi altri al mondo

Martedì 22 Marzo sono stato tra i fortunati a partecipare ad una Masterclass unica : Il Chianti Classico in Nove Decadi, una degustazione verticale dal 1949 ad oggi, condotta da un vibrante e coinvolgente Filippo Bartolotta.

Durante la degustazione abbiamo degustato 9 vini di decadi diverse, più uno speciale tenuto in serbo e sganciato a sorpresa prima della chiusura. Il più vecchio è stato Barone Ricasoli Chianti Classico Brolio Riserva 1949.

È stato un viaggio attraverso la storia del Chianti Classico con tappe antecedenti il riconoscimento ufficiale della DOC, periodo in cui si producevano vini anche con l’ausilio di uve bianche nel blend che donavano freschezza e profumi.

Il primo vino in degustazione è stato emozionante, Brolio Riserva 1949 conservava ancora una sottile presenza di frutto ed una freschezza ballerina vibrante. Il vino era limpido alla vista ed altrettanto al naso e si tingeva seppur in modo flebile di quelle note agrumate tipiche del Sangiovese allevato in Chianti Classico.

Un sottilissimo velo riduttivo continuava a proteggere il vino dall’ossidazione e regalava complessità essendo questa tenue e non accentuata.

La degustazione entra nel vivo e si passa alla seconda etichetta : Badia a Coltibuono Riserva 1958. Il naso profondo caratterizza questa esperienza gustativa. Le prugne nere si fondono a tratti terziari di terra bagnata e cuoio. Al palato si mostra energico e stratificato ed è assolutamente una piacevole bevuta 64 anni dopo.

Il viaggio prosegue con la degustazione di Castello di Monsanto Il Poggio Riserva 1969. Il Poggio è stato il primo esempio di Single Vineyard menzionato in etichetta in Chianti Classico. Fino al 1968 nel blend chiantigiano di Sangiovese, Canaiolo e Colorino spesso entravano anche le uve bianche; è proprio nel 1969 che per la prima volta vengono invece impiegate solo uve a bacca rossa.

Il vino è pazzesco. Il Poggio 1969 si descrive con un’importante intensità sensoriale che ricorda la buccia di mandarino, il frutto della passione, la citronella, il timo selvatico, le fragole e le ciliegie disidratate. Tanto ibisco e pepe bianco descrivono il profilo secondario. Di corpo medio-pieno, mostra tannini perfettamente maturi ed un finale a cui è davvero impossibile resistere.

Il Poggio 1969 è il miglior vino in degustazione con un ben più giovane Bugialla Riserva 2014.

Castello di Monsanto Il Poggio Riserva 1969, un vino pazzesco 53 anni dopo la sua vendemmia. Il Poggio è stato il primo Single Vineyard del Chianti Classico e da questo millesimo in poi è stato vinificato senza l’aggiunta di uve a bacca bianca.

Nella decade degli anni ’70 degustiamo Villa Calcinaia Chianti Classico 1975, un vino potente che mostra eleganza e porta egregiamente i suoi anni. Rivela una notevole quantità di note terziarie ma al palato si difende benissimo con una trama tannica ancora salda e tesa.

Ricchi di materia e ben interpretati i vini esibiti per le decadi degli anni ’80 e ’90. Marchesi Antinori Chianti Classico 1985 e Lamole di Lamole Chianti Classico Riserva 1993 sono due vini ancora in piedi che piacciono per lo stile opulento e deciso. L’annata 1985 è certamente ricordata per una gelata spaventosa che ha visto una temperature minima a Firenze di -26C. L’annata 1993 è stata fresca e mediterranea compressa nel mezzo a due annate difficili l’annata 1992 e la 1994.

Un teso Filippo Bartolotta in foto ha condotto una splendida Masterclass e presentato 70 anni di storia con 10 etichette totali.

Con un salto importante di oltre 15 anni degustiamo a seguire Pomona Chianti Classico 2009. Il vino è bilanciato e di media profondità ma sorprende ber la bellissima matrice mediterranea.

Poggerino Bugialla Riserva 2014 è stato il vino che ha messo tutti d’accordo. Piero Lanza è un maestro per tanti e a Radda nell’annata in cui deve venir fuori il viticoltore non ha di certo mancato l’occasione di lasciare un segno idelebile. È un vino che farà parlare di sè nel tempo, è un vino che potrà invecchiare ancora per molti anni, è un vino che zittisce molti scettici comunicatori sull’impossibilità di produrre vini strutturati e profondi nel millesimo di difficilissima gestione. Bugialla Riserva 2014 ha davvero tutto. Al pari delle annate decisamente più acclamate dalla critica nazionale ed internazionale invecchierà e regalerà emozioni.

Concludiamo la degustazione con la sorpresa finale Castell’In Villa Riserva 1995. Un vino che stupisce e coinvolge. Un vino complesso che alterna i fiori a tratti maturi di frutti di diversa intensità. Al palato è una soffice carezza grazie ai tannini rifiniti, difficile pensare ad altri vini così eleganti in quegli anni.

Energia e dinamismo sono forse gli aggettivi che meglio descrivono la denominazione Chianti Classico. Una degustazione così non può che confermare il nostro punto di vista sui vini del Gallo Nero.

Il Chianti Classico ed i suoi vini sono divertenti, complessi, nobili, vibranti, passionali, emozionanti, storici e decisamente affascinanti.

Siamo dei veri privilegiati a poterne apprezzare ogni forma, ogni curva e rilievo delle sue colline, siamo davvero fortunati a poterlo raccontare in giro per il mondo.

Il Chianti Classico è storia ed arte fuse in un calice che parla di territorio e persone. La Chianti Classico Collection è una magia che si ripete ogni anno e permette ai veri amanti del Gallo Nero di gioire con le infinite novità che ha da raccontare.

Di seguito i commenti di tutti i vini degustati :


Vini Rossi

Produttore Denominazione Vino Annata Score Tipo
Poggerino Chianti Classico Bugialla Riserva 2014 96 Rosso

Maturo, potente e centrato mostra complessità in ogni centimetro del calice. I sentori di amarene, prugne rosse, cumino, citronella e coriandolo si fondono a sfumature di pepe nero e bacche di ginepro. Corpo pieno, tannini perfettamente maturi ed un finale solido e centrato che regala emozioni ad ogni sorso. Uno dei migliori 2014 prodotti in Chianti Classico. Bevi ora o invecchia.

Castello di Monsanto Chianti Classico Il Poggio Riserva 1969 93 Rosso

Pazzesco al naso per energia e carattere si descrive con un’importante intensità sensoriale che ricorda la buccia di mandarino, il frutto della passione, la citronella, il timo selvatico, le fragole e le ciliegie disidratate. Tanto ibisco e pepe bianco descrivono il profilo secondario. Corpo medio-pieno, tannini perfettamente maturi ed un finale a cui è davvero impossibile resistere. Il Poggio è il primo single vineyard del Chianti Classico e nel 1969 viene prodotta un’espressione davvero emozionante. Bevi ora.

Castell’in Villa Chianti Classico Riserva 1995 93 Rosso

Splendido e decisamente accattivante nel profilo sensoriale mostra note di ibisco, fiori di limone, buccia di lime, frutto maturo, pepe nero, citronella e bergamotto. Tanta canfora descrive il profilo secondario. Corpo pieno, tannini morbidi di notevole spessore ed un finale preciso e sartoriale nella precisione d’esecuzione. Bevi ora o invecchia.

Barone Ricasoli Chianti Classico Brolio Riserva 1949 92 Rosso

Estremamente delicato nel colore cipria tenue, questo Chianti Classico Brolio Riserva mostra un profilo sensoriale complesso dal carattere leggermente riduttivo. I sentori di piccoli frutti a bacca rossa sono ancora presenti e si fondono a buccia di arancia appassita e cipria. Bergamotto e chinotto nel sorso regalano emozioni da un vino di 73 anni. Corpo medio, tannini delicatissimi ed un finale succoso che si ama per la piacevolezza. Ben integrato nella vivacità della freschezza ancora ben salda e squillante. Bevi ora.

Villa Calcinaia Chianti Classico 1975 92 Rosso

C’è tanto frutto e carattere agrumato in questo Chianti Classico che mostra note di chinotto, terra bagnata, cuoio, salsedine e tanti fiori appassiti. Corpo medio, tannini soffici di incredibile beva ed un finale elegante e piacevolissimo che emoziona ad ogni sorso. Wow che bello!

Lamole di Lamole Chianti Classico Riserva 1993 91 Rosso

Radioso e vibrante mostra note di lamponi, ribes, liquirizia, salvia e timo selvatico. Corpo medio, tannini incredibilmente levigati di grana fine ed un finale succoso e davvero piacevole nel sorso slanciato e dinamico. Bevi ora.

Pomona Chianti Classico Riserva 2009 91 Rosso

Wild nel carattere principale mostra note di pesche, albicocche, nespole e fiori bianchi misti. Corpo medio-pieno, tannini soffici ed un finale davvero unico per leggerezza e carattere. Bevi ora o invecchia.

Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 1958 90 Rosso

Molto maturo si tinge di note dark con note di prugne nere disidratate, terra bagnata, cuoio e caramello dolce. Corpo pieno, succoso e fragrante nel sorso ed un finale intrigante e gustoso. Bevi ora.

Marchesi Antinori Chianti Classico Riserva 1985 90 Rosso

È potente e di notevole bellezza nel tratto maturo e profondo che ricorda le prugne nere, le more, il mirto selvatico e la terra bagnata. Corpo pieno, tannini vellutati ed un finale classico che ben si distende privo di tratti nervosi. Ottimo lavoro qui. Bevi ora.

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