Si conclude la 3 giorni sul Vesuvio organizzata da AutoctonoCampano, il collettivo di Sommelier, blogger e amanti del vino riunitosi sulle falde del Vesuvio alla scoperta dei vitigni e vigneti della zona.
Nel week-end appena trascorso (7-8-9 Agosto), si sono aperte bottiglie, visitato vigne e cantine, senza temere il caldo ed il sole del mese di Agosto.
Una wine-experience che ha visto coinvolti, grazie ai fondatori di #AutoctonoCampano, ben 18 ragazzi a rappresentanza dell’intero stivale, dall’Alto Piemonte a Catania, senza risparmiare neanche una goccia di buon vino.
Il tour, concentratosi fra Terzigno, Trecase, Boscotrecase e Pompei ha avuto inizio con l’azienda Tenuta Le Lune del Vesuvio, per continuare con Casa Setaro, Sorrentino e Bosco de’ Medici. Le cantine, tutte parte del Consorzio tutela vini del Vesuvio Dop, hanno ospitato i professionisti aprendo la strada ad un messaggio molto chiaro, il Vesuvio è terra di vino e vuole farsi conoscere.
Tutto è partito dal gruppo social di AutoctonoCampano, un movimento nato ad inizio anno volto alla promozione del patrimonio vitivinicolo della Regione. Il gruppo, dopo l’esperienza nell’entroterra e quella nel Cilento, ha deciso di far parlare del Vesuvio e le sue bellezze.
Gli organizzatori dell’evento: Nello Gatti (@nello.gatti / www.lambasciatore.com), Francesca Mafrici (@Ma_lafra), Immacolata Mauro e Paolo Gurrera (@megliodibere_vino / www.megliodibere.com) e Stefano Franzoni (@stefano_franzoni), credono fermamente che lo spirito di aggregazione creatosi durante il week-end è la giusta spinta per il rilancio del Vigneto Campania.
Un’escalation di emozioni, dal primo all’ultimo giorno, non sono certo mancate per i partecipanti:
dalle camminate e degustazioni sotto la pergola Vesuviana, alla scoperta dei vitigni Vulcanici: Caprettone, Catalanesca e Piedirosso per citarne alcuni.
Da sottolineare la pregevole iniziativa dei ragazzi, che grazie all’ospitalità di Casa Setaro hanno sviluppato un format di degustazione blind tutto nuovo, che ha visto la degustazione non solo di vini del Vesuvio, ma dell’intera regione. Cantine quali: Alois, Vigne Chigi, Mustilli, Terre Stregate, Selvanova, Villa Raiano, I Borboni, Vigne Irpine e Cantine Monte Somma Vesuvio.
Dalla Bollicina al dolce i partecipanti hanno potuto degustare alla cieca diverse province Campane, una prova che spaventerebbe in molti, in una terra che conta più di 100 vitigni autoctoni.
La tre giorni è terminata con La VESUVIO BOX, contenente i prodotti tipici Vesuviani, dal pomodorino del piennolo conserva e secco (@lorodelvesuvio), alla marmellata all’albicocca, quella alla mela annurca e zafferano (@ortocontrovento) e la confettura di pomodorino (@nia_restaurant) fino al mezzo pacchero (@arteepasta). Insomma, un pacchetto completo per portare a casa non solo il ricordo di questa splendida esperienza.
E ora dopo questo successo, vi consiglio di seguire questi ragazzi perché ne vedremo delle belle, la Campania ha trovato nuovi amici.