La Campania sta vivendo un momento di gloria del tutto meritata, sono poche le regioni italiane in grado di sfoderare una così ampia versatilità nel panorama vitivinicolo nazionale e forse non solo.
La Falanghina, il Fiano ed il Greco toccano una grandezza mai immaginata prima d’ora nella conoscenza, nella maturità e nella gestione ottimale da parte dei produttori dei vitigni, delle vigne e dell’interpretazione degli stessi nelle differenti annate.
Aiutati dal millesimo di straordinaria qualità ed unico profilo ( l’annata 2019 sarà di certo ricordata in Italia per le condizioni pedoclimatiche ottimali ed in particolare modo in Campania) i 3 vitigni bianchi per eccellenza della Campania, e forse anche un po’ portabandiera di tutto il Sud Italia, hanno generato nei differenti produttori espressioni autentiche di estrema bellezza.
Poco più di 100 etichette in degustazione che hanno emozionato ad ogni sorso regalando la piacevolezza e l’armonia perfettamente fusa nella matrice solida e compatta che resta brillante durante tutta la progressione al palato.
C’è equilibrio, estrazione perfetta dei componenti delle bucce, freschezza ed acidità, sapidità e succosità in alcuni dei vini migliori mai prodotti in tutta la penisola italiana.
La Campania entra di diritto tra le eccellenze italiane (non che già non lo fosse) effettuando quel passo avanti che serviva per distinguersi nel fascino e nella tradizione che si fonde alla modernità avvicinandosi al gusto ed il profilo internazionale.
I vini sono precisi e di notevole bellezza, sempre fragranti e mai pesanti pur raggiungendo tenori alcolici importanti che per i bianchi si aggirano spesso tra i 13 ed i 13,5 gradi e per i rossi tra i 14 ed i 15 gradi alcol.
Il dolce stil novo dell’enologia italiana porta la firma campana descrivendo areali vitivinicoli differenti di estrema importanza.
Lavorare con uve perfette e valori analitici perfetti ha permesso agli enologi ed i consulenti esterni di operare nelle migliori condizioni e produrre vini di ottima qualità da bere subito ma anche da invecchiare ed assaggiare tra 5-10 anni.
La Falanghina è una varietà tra le piú ricche in precursori aromatici e la sua complessità ha raggiunto durante questo tasting livelli importanti che apriranno di sicuro scenari mondiali con un focus su alcuni mercati esteri.
Il Fiano ed il Greco varietà anche forse più conosciute hanno emozionato in modo differente nel profilo maggiormente erbaceo nel primo caso e nel profilo ricco e maturo nel secondo.
Tra i grandi bianchi impossibile non evidenziare l’avanguardia nella visione del Fiorduva di Marisa Cuomo prodotto a Furore in Costa d’Amalfi che in modo opulento ed energico racconta l’espressione mediterranea di una delle cornici più belle d’Italia.
Nel 2018 il Forduva è voluminoso e ricco in ogni sfumatura, con un “core” solido dall’attacco al palato fino alla chiusura senza mai perdere tensione ed incisività.
Emerge rompendo qualsiasi schema concettuale il blend ricco di carattere del Lapazio di Francesca Fiasco in Cilento. La fusione di Fiano, Falanghina e Coda di Volpe supera tutte le aspettative entrando a pieno diritto nella top 5 dei migliori bianchi Campani. La visione e l’esperienza internazionale dell’enologo Emiliano Falsini ha dato un’impronta importante nella realizzazione di questo progetto che non vediamo l’ora di scoprire da vicino, magari questa estate.
Non si producono di certo solo vini banchi in Campania ed il dolce stil novo della rivoluzione enologica campana ha come leader nei vitigni a bacca nera il Piedirosso ed ovviamente l’ Aglianico, uno dei vitigni più tannici al mondo.
Il Piedirosso in forte ascesa qualitativa trova spazio al giorno d’oggi grazie alla delicata estrazione e l’acidità sostenuta che ne aumenta la bevibilità e rende armonico il vino prodotto.
Da questo vitigno si ottengono vini affascinanti ricchi di carattere.
Tra le migliori espressioni in degustazione il Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni dei Campi Flegrei ed il Piedirosso 7 Moggi di Sorrentino sul Vesuvio.
Differenti le sfumature di Aglianico che ci hanno particolarmente colpito da quelle prodotte in Costa d’Amalfi dal noto produttore Marisa Cuomo ad una nuova piccola realtà emergente in Cilento : Francesca Fiasco, nella zona sud del Salernitano famosa per il bel mare e la costa poco contaminata.
Complessità ancora maggiori, conferme e garanzie dell’incredibile ascesa nella gestione di questo difficile vitigno arrivano dall’areale viticolo di Taurasi in provincia di Avellino.
Già conosciuto di certo per la struttura e la grandezza dei vini prodotti Taurasi e tutti i comuni limitrofi che rientrano nella DOCG produce vini molto tannici perfetti per un lungo invecchiamento.
Sono state diverse le annate in degustazione dalla 2012 alla 2015 ed in modo differente hanno espresso i tratti delle numerose annate in degustazione.
L’ annata 2012 classica nelle condizioni pedoclimatiche ha visto brillare la Riserva di Salvatore Molettieri nell’etichetta Vigna Cinque Querce.
L’annata 2013 è stata davvero difficile a causa delle piogge e della grandinata purtroppo caduta in prossimità della vendemmia che ha costretto alcuni produttori a non uscire con i Cru e le migliori selezioni ma ha visto dare origine ad uno dei migliori Taurasi mai prodotti in territorio campano.
Vinosia Taurasi Rajamagra Riserva 2013 mostra una delicata potenza, dei tannini perfettamente maturi ed un finale esile e sottile per nulla banale che racconta in modo elegante la visione della Famiglia Ercolino che da ormai numerosi anni continua a creare grandi vini a Paternopoli.
Ruba la scena scrivendo pura poesia nazionale Quintodecimo di notevole prestigio nell’interpretazione di tutte e sei le etichette mostrate in degustazione.
Dalla Falanghina Via del Campo al Taurasi Vigna Grande Cerzito, l’azienda nata a Mirabella Eclano nel 2001 è un continuo immergersi in nuove sensazioni forse mai provate, nella totalità del racconto di sentori odorosi mai descritti e nelle sensazioni gustative altalenanti che toccano spesso i 5 sensi che l’uomo ha a disposizione.
È un climax impetuoso che sembra non aver fine nella tridimensionalità dei vini proposti e nelle strutture solide e compatte dei vini che mai sembrano aver avuto nemmeno una lontana percezione alla sbavatura durante l’esecuzione.
Il livello mostrato in questo tasting è il miglior mai raggiunto da una cantina campana e la visione del docente universitario Luigi Moio e della sua famiglia meritano il riconoscimento puro e sano della costante ricerca e della continua voglia di esaltazione di un territorio in forte crescita che ha sempre più i riflettori puntati addosso.
La Campania ha la strada spianata e non c’è modo di fermare quella che sembra una crescita inarrestabile.
È la regione da battere per autenticità ed espressività territoriale nell’annata 2019 e forse non solo.
Di seguito i commenti di tutti i vini degustati:
Vini Rossi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Quintodecimo | Taurasi | Vigna Grande Cerzito | 2015 | 99 | Rosso | |
Dai riflessi violacei di delicata violenza e solida espressione il Grande Cerzito mostra nell’annata 2015 una devastante cornice floreale nell’altalena dei colori e delle emozioni. La dolce progressione dai toni blu prende il via nelle note di violetta selvatica, lavanda, fiori di agapanto e biancospino passando per la magnolia dolce ed i fiori di tiglio. La dolcezza del sottofondo si descrive con le noccioline americane fuse nelle note dolci che toccano la piena essenza nel caramello e nelle tracce di mandorle bianche. Chiude l’indomita progressione sensoriale la speziatura che si racconta con pepe bianco e cannella in polvere. Corpo medio-pieno, fa della sottile potenza la sua arma principale e della fine qualità tannica dei polifenoli perfettamente maturi e sapientemente estratti, la cornice perfetta che descrive uno dei migliori vini mai prodotti in Campania. Il finale stringe verso una chiusura esile di natura elegante che lascia alle spalle l’opulenza sensoriale che dal centro palato in poi dona avvolgenza nella delicata potenza. Questo Single Vineyard di unica fattura e rara bellezza rende orgogliosi i vignaioli di Mirabella Eclano che emozionano nella piccola produzione di sole 2000 bottiglie prodotte nel 2015. Vigna Grande Cerzito si trova a 440 metri sul livello del mare con una pendenza del 15% ed anno dopo anno continua a scrivere pura poesia per raccontare al mondo di che stoffa è fatta la Campania. Meglio dal 2021. |
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Marisa Cuomo | Costa d’Amalfi | Ravello Riserva | 2016 | 97 | Rosso | |
Vivido e tridimensionale nel calice nero opaco dai riflessi porpora cala un poker di grande impatto nel crescendo floreale misto fruttato. Si evidenziano note di mirtilli, more selvatiche prugne nere e foglie di tè nella scena principale che incontrano fondendosi egregiamente il tabacco sbriciolato e la china. L’inchiostro nero domina la scena secondaria nell’alternanza delle amarene sotto spirito e dei chiodi di garofano. Corpo medio-pieno, entra in punta di piedi per scalciare in modo energico dal centro palato in poi descrivendo una progressione da leader di pochi eletti in territorio campano. Un blend di Piedirosso ed Aglianico nei comuni di Ravello e Scala. Meglio dal 2022. |
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Vinosia | Taurasi | Rajamagra Riserva | 2013 | 97 | Rosso | |
È divino al naso ed esprime notevole fattura nella non di certo effimera bellezza. L’orchestra che richiama la generosità del vago ed indefinito nelle sfumature miste floreali e fruttate emoziona e ti chiede di alzarti in piedi nella delicata opulenza cha caratterizza la grandezza dei territori più vocati al mondo. Rajamagra 2013 è l’apoteosi che consacra un vino mortale in qualcosa di magico ed etereo nelle note mature di fragole all’apertura e nel veloce susseguirsi di prugne nere, more, incenso, asfalto caldo, cera fusa, legno di sandalo e canfora. Lo sfondo della matrice parla esprimendo note blu nell’essenza dei fiori di agapanto, lavanda e violetta selvatica che incontrano una delicata espressione del sale rosa dell’Himalaya e del ghiaccio tritato. Corpo pieno, solido e compatto nella matrice mostra una dolce violenza nella progressione della struttura voluminosa bilanciata egregiamente nel profilo tannico ed un finale amabile preciso e verticale nella ricerca dell’essenza e della felicità terrena. Wow, capolavoro firmato Vinosia. Bevi ora o invecchia. |
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Quintodecimo | Taurasi | Vigna Quintodecimo | 2015 | 97 | Rosso | |
Un’esplosione di energia e ricercatezza impervia nel calice ostentando un profilo da top player nell’animo indomito concentrato e solido in ogni centimetro del calice. L’orchestra dei sentori prende forma nell’intersezione delle prugne nere con le more, l’asfalto bollente, l’incenso ed il succo di mirtilli. Il profilo secondario non accenna a diminuire di intensità nella bellezza della giostra rotante che regala note di foglie di tè nero, bacche di ginepro e salvia arsa. Un’incessante avvolgenza della speziatura predispone poi all’assaggio. Di corpo medio-pieno, cela una notevole qualità nei tannini vellutati di naturale dolcezza che perfettamente polimerizzati e maturi sostengono la progressione fino alla chiusura bilanciata e rotonda priva di spigoli e per questo amabile sin da subito. Difficile resistergli ora, ma meglio dal 2021. |
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Marisa Cuomo | Costa d’Amalfi | Furore Riserva | 2016 | 96 | Rosso | |
Complesso ed intenso nel carattere rustico questa giovane espressione di Aglianico fuso al Piedirosso racconta divinamente un territorio fatto di incredibili sensazioni ed emozioni. Il quadro sensoriale assume una forma plasmabile nella fusione delle note di gerani, fiori di ibisco, prugne nere, cedro e more selvatiche. Denso ed impenetrabile nel colore è forte il richiamo alle sfumature dell’asfalto caldo in piena estate. Di corpo medio-pieno, brilla al palato grazie ad i tannini perfettamente estratti ben polimerizzati nella matrice ed un finale di stampo verticale che in modo leggero chiude elegante e preciso. Signori si nasce recitava il principe della risata ed il Furore Riserva 2016 lo nacque! Meglio dal 2021. |
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Salvatore Molettieri | Taurasi | Vigna Cinque Querce Riserva | 2012 | 96 | Rosso | |
Gioca nell’essenza floreale e fruttata generata da sapienza e profonda conoscenza della materia prima. L’altalena sensoriale vede la potente presenza dei petali di rosa e del succo di pompelmo che dall’impostazione solida catturano in una spirale infinita la miriade di note sensoriali di differenti sfumature. Il cedro, la buccia di mandarino, i gerani, la violetta selvatica, il pepe bianco e l’asfalto bollente prendono parte al profilo di tutto rispetto targato Taurasi. Corpo pieno, tannini incredibilmente setosi ed un finale avvolgente nella luminosa progressione. È pieno ma non ostenta potenza, è brillante ma la sua acidità è perfettamente fusa. Un capolavoro made in Montemarano in provincia di Avellino. Meglio dal 2021. |
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Vinosia | Taurasi | Marziacanale | 2013 | 96 | Rosso | |
La densità e la tensione emergono sin da subito in una devastante progressione sensoriale che fa della sfrontatezza la sua arma migliore. Le ciliegie incontrano un muro floreale cosparso di notevole brillantezza nella lavanda, nei fiori di agapanto e nelle sfumature che ricordano la violetta selvatica ed il muschio bianco. C’è di più nell’altalena dei colori del sottofondo che alterna il cedro e le noccioline americane. Corpo pieno, profondo e di indomita bellezza chiude in un climax emozionale che invoca un altro sorso. Meritata l’ovazione per un capolavoro firmato a Paternopoli. |
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Vinosia | Taurasi | Santandrea | 2015 | 96 | Rosso | |
Dall’aspetto denso e corposo nel calice mostra importanti sfumature violacee nella violenta estrazione della materia colorante che resta brillante e vivace anche 5 anni dopo. I sentori principali di prugne nere, more, ribes e lamponi descrivono il bouquet preciso ed opulento. Corpo pieno, tannini leggermente rigidi che avranno bisogno di tempo in bottiglia per distendersi ed un finale teso e di notevole lunga persistenza. Exciting Wine! Meglio dal 2022. |
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Quintodecimo | Aglianico Irpinia | Terra d’Eclano | 2017 | 95 | Rosso | |
La sapienza nel calice si manifesta nell’elogio puro alla bellezza nei sentori misti floreali e fruttati che raccontano una sapiente estrazione e saggia esperienza nel domare il vitigno. L’orchestra sensoriale apre le scene nella dolcezza aspra dei lamponi e dei ribes per poi lasciare lentamente la scena a frutti a bacca più grossa che ricordano le more le prugne blu. Lo sfondo incontenibile nella dolce potenza si rivela con note floreali di lavanda e violetta nel sottile tocco del mirto selvatico. Corpo medio-pieno, tannini morbidi e solidi nella struttura si fondono al finale luminoso e bilanciato nella pura espressione varietale. Aglianico in purezza. Meglio dal 2022. |
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Villa Raiano | Taurasi | 2015 | 95 | Rosso | ||
È iconico nel profilo sensoriale dolce ma ricco di note fragranti. Si descrive nella pienezza delle prugne nere, prugne rosse, fragole e succo di mirtilli nella matrice principale. La scena secondaria vira in differenti direzioni descrivendo il cedro, le amarene dolci ed i fiori di arancio. Corpo medio-pieno, tannini rigidi e fermi nella struttura che al momento donano la tensione e la struttura principale sulla quale si dissolve la pienezza della’acidità fusa e ben integrata. Il finale stringe dal centro palato in poi mostrando luminosità e dolce progressione nella chiusura verticale. Meglio dal 2022. |
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Gennaro Papa | Falerno del Massico | Campatuono Vecchie Vigne | 2017 | 94 | Rosso | |
È maturo ed avvolgente al naso nella precisa estrazione della materia polifenolica che regala un vino intenso e corposo nel calice dai riflessi violacei. Le fragole si uniscono alle prugne nere e le more per comporre il profilo principale. Corpo pieno, tannini vellutati e cremosi perfettamente maturi che descrivono un’opulente attacco e si fondono in ricchezza e grazia al finale amabile ma secco di sicuro successo. Un baby killer da provare se si cercano emozioni forti! Bevi ora o invecchia. |
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Gennaro Papa | Falerno del Massico | Campatuono Vecchie Vigne | 2017 | 94 | Rosso | |
È maturo ed avvolgente al naso nella precisa estrazione della materia polifenolica che regala un vino intenso e corposo nel calice dai riflessi violacei. Le fragole si uniscono alle prugne nere e le more per comporre il profilo principale. Corpo pieno, tannini vellutati e cremosi perfettamente maturi che descrivono un’opulente attacco e si fondono in ricchezza e grazia al finale amabile ma secco di sicuro successo. Un baby killer da provare se si cercano emozioni forti! Bevi ora o invecchia. |
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Vinosia | Aglianico Irpinia | Neromora | 2018 | 94 | Rosso | |
I petali di rosa ispirano e rendono calamitica la matrice che raccoglie la sperata profondità sensoriale nelle dolci note di more, mirto selvatico e lamponi. Ricco di fragoline di bosco il sottofondo unisce una gentile presenza floreale dotata del solo colore bianco nelle sfumature di tiglio ed acacia. Corpo medio-pieno, tannini maturi e deliziosi nell’espressività gustativa con la leggera mordenza che caratterizza i vitigni campani ed un finale luminoso e brillante. Meglio dal 2021. |
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Villa Raiano | Irpinia Campi Taurasini | Costa Baiano | 2016 | 94 | Rosso | |
La ricchezza del profilo sensoriale fatto di sfumature delicate ed intense al tempo stesso figlie di un ossimoro comprensibile a chi conosce l’Aglianico in modo profondo genera nel calice le ciliegie disidratate, le fragoline di bosco ed il cedro. Floreale e dolcemente in progressione il sottofondo di fiori di magnolia, gelsomino e sambuco. Corpo medio-pieno, solido e compatto resta opulento nella matrice senza mai dimenticare l’importanza della piacevolezza immediata e la dolce progressione di un io performante. Wow, che scoperta! Siamo a Castelfranci a 500 metri sul livello del mare. Bevi ora o invecchia. |
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Colli Di Castelfranci | Taurasi | Alta Valle | 2012 | 94 | Rosso | |
È grezzo a primo impatto ma pronto a brillare nelle note di prugne rosse, ciliegie, fragole e lamponi. Il sottofondo è una brillante espressione floreale che coniuga la delicata pressatura alla freschezza di quelli di campo. Corpo pieno, vivido e vivace al palato grazie ad un’acidità dirompente che crea sinergia con i tannini ben estratti ed un finale di media- lunga persistenza. Meglio dal 2021. |
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Salvatore Molettieri | Taurasi | Vigna Cinque Querce | 2013 | 94 | Rosso | |
Profondo e ricercato il profilo sensoriale di questo Taurasi figlio di conoscenza e saggezza nell’estrazione dell materia colorante e dei composti nobili delle bucce. Si tinge di colore nero nel ricordo di prugne, more, incenso e foglie di tè nero. Leggiadro e fruttato maturo e complesso il sottofondo che dispensa fragoline di bosco e cioccolato fondente. Corpo pieno, tannini di natura vellutata ed un finale solido e compatto che avrà bisogno di tempo in bottiglia per esprimere tutto il potenziale che cela. Meglio dal 2022. |
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Sorrentino | Lacryma Christi del Vesuvio Rosso | Vigna Lapillo | 2016 | 94 | Rosso | |
C’è precisione e saggezza nella matrice principale che genera facili emozioni nella bellezza dei gerani, fiori di ibisco, lavanda e fiori di limone. L’agrume in sottofondo rivela energia e visione moderna nel sottofondo luminoso e fragrante che rivela buccia di lime e succo di pompelmo. Al palato è di corpo pieno, solido e compatto, mostra dei tannini ben estartti di notevole qualità ed un finale che stringe dal centro palato in poi nella ricerca dell’allungo sperato. Wow, che storia! Un blend di Piedirosso ed Aglianico. Bevi ora. |
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Sorrentino | Aglianico Pompeiano | Don Paolo | 2014 | 94 | Rosso | |
È pieno nell’essenza ed ostenta ricchezza e complessità nelle note di gerani, prugne rosse, amarene dolci e ruggine bagnata. Un tratto ematico domina la scena secondaria nella totale pienezza di un ego eccentrico ma di piacevole incontro. Di corpo pieno, avvolgente al palato rivela dei tanni in mordenti maturi e perfettamente bilanciati che sviluppano una progressione notevole fino alla chiusura delicata nella dolcezza alcolica per nulla eccessiva. Che stile! Bevi ora o invecchia. |
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Francesca Fiasco | Paestum | Cerzito | 2016 | 93 | Rosso | |
Pieno e di spessore intenso e ricercato il bouquet principale di questo solido rosso che ben dispone all’assaggio. Si fanno spazio una quantità numerosa di sentori selvatici che ricordano le more, le amarene dolci, i fiori di ibisco ed i gerani appassiti. In sottofondo l’eleganza del cedro e dei fiori di arancio si fondono al succo di pompelmo rosa per donare grazia e profonda qualità. Di corpo pieno rivela tannini vellutati nella forma ed un finale potente di visione futurista. Un blend effettuato in vigna di Aglianicone, Aglianico, Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Barbera. Meglio dal 2022. |
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Astroni | Lacryma Christi del Vesuvio Rosso | Cratere Rosso | 2019 | 93 | Rosso | |
È maturo e tridimensionale nel profilo sensoriale che tocca tutte le sfere sensoriali a disposizione nella delicata potenza dei fiori bianchi nitidi e precisi di tiglio e gelsomino, nelle sfumature rosse dell’ibisco, nell’arancione che ricorda la buccia di mandarino e nella briosa presenza di lavanda in fiore in sottofondo. Corpo medio-pieno, vivace e verace nella matrice dolce nei tannini ma ruspante nell’essenza della freschezza laterale vera e ben fusa. Welcome Vesuvio! Bevi ora. |
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Colli Di Castelfranci | Irpinia Campi Taurasini | Vadantico | 2015 | 93 | Rosso | |
Senz’ombra di dubbio classico nel profilo sensoriale si rivale nell’elegante presenza dei fiori rossi appassiti, prugne rosse e cedro. Il sottofondo preciso e di natura sopraffina rivela note di gerani, pietra calda sbriciolata e pepe bianco. Corpo medio-pieno, tannini amabili dalla buona forma rotonda stondata senza spigoli ed un finale armonico e ben bilanciato. Bevi ora. |
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Tenuta Cavalier Pepe | Taurasi | Opera Mia | 2013 | 93 | Rosso | |
C’è maturità nella matrice ampia e voluminosa che regala note di fragole, prugne rosse, fiori di magnolia e mandorle bianche. La scena secondaria è precisa nel ricordo di amarene, pepe nero e bacche di ginepro ed assume toni speziati. Completamente balsamica l’anima del sottofondo che esprime menta piperita e foglie di eucalipto. Corpo medio-pieno, preciso e bilanciato resta succoso e delizioso durante tutta la progressione di incalzante vivacità. Notevole la leggerezza di come si pone all’assaggio questo Aglianico di egregia fattura. Meglio dal 2021. |
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Salvatore Molettieri | Taurasi | Renonno | 2014 | 93 | Rosso | |
Rustico al naso cela sotto l’opalescenza sensoriale una notevole predisposizione a regalare il quadro sensoriale di notevole fattura. Le prugne rosse incontrano le more ed il mirto selvatico e descrivono l’impronta principale di questo Aglianico in purezza. Lo sfondo fatto di pietra caldo e polvere da sparo invita all’assaggio. Al palato è preciso e gustoso e mostra una buona armonia sin da subito. Il finale è ampio e voluminoso di media persistenza. Bevi ora o invecchia. Un nuovo stile fresco ed amabile sin da subito per il Taurasi. Bevi ora o invecchia. |
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Tenuta Cavalier Pepe | Taurasi | La Loggia del Cavaliere Riserva | 2013 | 93 | Rosso | |
È vivo e nobile nell’animo elitario questo Taurasi dalle spalle larghe che rivela note di fiori rossi pressati, mirtilli, ribes e lamponi. Buono la matrice secondaria che con forza e deliziosa presenza diffonde la buccia di limone ed il succo di lime. Corpo medio-pieno, tannini di buona fattura leggermente rigidi al momento ed un finale di media persistenza. Meglio dal 2021 in poi. |
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Mastroberardino | Taurasi | Radici Riserva | 2014 | 93 | Rosso | |
È brillante e ricco di energia questo Taurasi giovane dalla visione moderna. Le prugne rosse incontrano le ciliegie e le amarene per comporre il bouquet principale. Il sottofondo dispensa fiori di limone e buccia di lime e dona fragranza e succosità. Corpo medio-pieno, tannini leggermente rigidi al momento ed un finale dalla vivace e ben presente acidità. Meglio dal 2021. |
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Torricino | Taurasi | Cevotiempo | 2015 | 93 | Rosso | |
Leggermente offuscato al naso alterna la presenza delle prugne nere, co note che ricordano le foglie bagnate, l’affumicato ed il legno di sandalo. Il sottofondo vede la presenza combinata di bergamotto e chinotto e dona un animo dark intrigante. Corpo medio-pieno, bilanciato e piacevole al palato con tannini maturi e ben distesi ed un finale solido pur restando agile e dinamico nella scorrevolezza della chiusura. Bevi ora o invecchia. |
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Sorrentino | Caprettone Vesuvio | Benita ’31 | 2018 | 93 | Rosso | |
Da manuale la fresca espressione sensoriale di questo Caprettone che dispensa energia e dolcezza senza mai risultare banale o stucchevole. La ginestra ed i fiori di magnolia si fondono alle note di zucchero a velo e pietra bianca sbriciolata in una non di certo effimera bellezza. Corpo medio-pieno, succoso e concentrato mostra energia e stoffa da top player. Il finale è maturo e delicato nella potente progressione. Dura al palato per un minuto. Wow, new entry! Bevi ora o invecchia. |
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Gennaro Papa | Falerno del Massico | Conclave | 2017 | 92 | Rosso | |
Rustico seduce nell’animo sinuoso che tocca differenti sentori nella totale bellezza dei lamponi, delle more e del cassis. Le foglie di mirto ed il melograno dominano la scena secondaria riempiendo di colore “red” l’impostazione sensoriale di questo giovane rosso. Corpo pieno, succoso e delizioso nella matrice principale grazie a tannini morbidi e rotondi nella forma ed un finale amabile ma secco nella chiusura. Che bello! Bevi ora. |
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Astroni | Piedirosso Campi Flegrei | Colle Rotondella | 2019 | 92 | Rosso | |
Un’orchestra nel tripudio sensoriale che vede protagonisti i fiori rossi e viola. L’ibisco incontra la lavanda e la violetta selvatica ed insieme ben si fondono a note di prugne blu per descrivere la precisa essenza floreale di un vino dolce e gentile di fresca fattura e progettazione. Corpo medio, fatto di tannini morbidi e di trama fine mostra un finale vivace e brillante in una effimera densità che si fonde all’eleganza della docile e dolce chiusura. Che bello, contemplativo da calice ampio. Bevi ora. |
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Salvatore Molettieri | Aglianico Irpinia | Cinque Querce | 2016 | 92 | Rosso | |
È definito nel profilo sensoriale con note mature di fragole, prugne rosse e nere e foglie di tabacco. Tanto cioccolato in sottofondo a riempire la scena secondaria, ben fuso ai fiori di ibisco e la buccia di arancia. Corpo medio-pieno, tannini morbidi e rotondi nella forma ed un finale preciso che lascia una minima traccia alcolica nella chiusura. Bevi ora. |
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Fratelli Addimanda | Irpinia Campi Taurasini | 2015 | 92 | Rosso | ||
Avvolgente nel profilo sensoriale preciso ed integro, figlio di una terra verace e ricca di storia e passione, mostra sentori di prugne rosse, amarene dolci e mandorle tritate. Corpo medio-pieno, tannini dalla trama tannica mordente ma ben maturi e ricchi nell’estrazione ed un finale brillante caratterizzato da una dolce tannicità che chiede di tornare al calice al più presto possibile. Ancora tanto spazio per crescere qui ma già notevole la qualità. Meglio dal 2022. |
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La Molara | Taurasi | Santa Vara | 2013 | 92 | Rosso | |
Progettato rispettando la volontà di una leggera chiusura in riduzione si rivela poco a poco nel calice nelle note di prugne nere, more, e foglie di tè nero. Corpo medio-pieno, tannini morbidi e ben distribuiti nella matrice ed un finale dinamico veloce nella beva. Bevi ora. |
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Mastroberardino | Taurasi | Naturalis Historia | 2014 | 92 | Rosso | |
Preciso nell’animo ruspante erge una torre che in altezza porta alla descrizione sensoriale di prugne rosse, fragole mature, fiori di limone, cedro e succo di bergamotto. Una leggera vena erbacea domina lo sfondo e ne aumenta la complessità. Corpo medio-pieno, tannini maturi e ben distesi ed un finale davvero vibrante grazie all’acidità laterale squillante e vivace. Bevi ora o invecchia. |
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Sorrentino | Piedirosso Vesuvio | 7 Moggi | 2018 | 92 | Rosso | |
L’impostazione floreale mostra precisione e carattere nelle note di lavanda, fiori di agapanto e fiori di limone. Il sottofondo luminoso rivela biancospino e pietra calda. Corpo medio, tannini vivaci positivi nella struttura mordente ma per nulla aggressiva ed un finale dall’aftertaste che ricorda i petali di rosa. Che delizia questo Piedirosso in purezza prodotto sul Vesuvio! Biologico certificato. |
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Francesca Fiasco | Paestum | Difesa | 2016 | 91 | Rosso | |
Progettato per invecchiare mostra un profilo sensoriale incandescente nella bellezza dei sentori di lamponi, prugne nere, basilico tritato e ciliegie disidratate. Lo sfondo si esalta nella dolcezza delle note di vaniglia Bourbon e zucchero a velo. Corpo medio-pieno, struttura rotonda solida e compatta che resta leggera ma evolve in una deliziosa progressione. Leggermente impattante la quantità di legno fondamentale per domare il vitigno campano. Un blend di Aglianico, Cabernet Sauvignon e Barbera. Meglio dal 2022. |
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Marisa Cuomo | Costa d’Amalfi | Furore | 2019 | 91 | Rosso | |
È solido nella natura odorosa restando delizioso e succoso nella bellezza della matrice che mostra sfumature “red” di rabarbaro, ciliegie, lamponi e ribes. Corpo medio, tannini leggermente rigidi al momento ed un’acidità vivace e ben spiccata che renda la degustazione vibrante. Bevi ora. |
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Rossovermiglio | Aglianico Sannio | 2017 | 91 | Rosso | ||
Le ciliegie e le amarene sotto spirito monopolizzano la scena principale lasciando spazio ad una vaga interpretazione delle note bianche sullo sfondo che richiamano i fiori di gelsomino e quelli di tiglio. Leggermente pungente nella vivace energia. Corpo medio-pieno, tannini fusi e sciolti nella forma delicata al apalta ed un finale luminoso di stampo alcolico. Bevi ora. |
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Mastroberardino | Taurasi | Stilema | 2015 | 91 | Rosso | |
Ampio e maturo nella matrice principale si rivela classico ed armonico al naso nel profilo floreale fatto di fiori rossi secchi, mandorle tritate, gerani e fragoline di bosco. Bello lo sfondo agrumeto ricco in buccia di arancia e succo di mandarino. Corpo medio, tannini soffici di buona fattura poco mordenti ed un finale bilanciato di pura piacevolezza. Bevi ora. |
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Fratelli Addimanda | Taurasi | Starse | 2014 | 91 | Rosso | |
Deciso nel tratto maturo di fragole, prugne nere e foglie di eucalipto. In sottofondo una solida struttura di fiori rossi domina la scena secondaria. Corpo medio-pieno, succoso e fragrante mostra una struttura piacevole nel volume e nella tensione. Meglio dal 2021. |
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Francesca Fiasco | Paestum | Ersa | 2017 | 90 | Rosso | |
È maturo e brillante nell’orchestra dei sentori che toccano punte di ciliegie disidratate, mallo di noce, nocciole tostate, fiori bianchi pressati e mandorle bianche. Corpo medio, tannini soffici nell’estrazione ed un finale ampio di media persistenza. Bevi ora. |
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Gennaro Papa | Vino Rosso | Opimiano | 0000 | 90 | Rosso | |
È classico nello stile nella presenza impattante dei fiori rossi secchi che si uniscono alle prugne ed i gerani. Corpo medio, tannini morbidi a cui manca un po’ di mordenza ed un finale armonico e preciso. Bevi ora. |
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La Molara | Taurasi | Santa Vara Riserva | 2009 | 90 | Rosso | |
Tanti i fiori rossi che dominano la scena principale in modo elegante e bohemién. L’ibisco e le prugne rosse impostano la matrice che ha richiami di sambuco ed elicriso. L’avvolgenza sensoriale che mostra primi cenni di sentori terziari rivela l’importanza anagrafica di questo purosangue made in Taurasi. Corpo medio-pieno, tannini ancora rigidi nella matrice ed un finale speziato. C’era tanto tempo e si sente nella sottile asciugatura al palato ma indubbia la qualità. Bevi ora. |
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Mustilli | Piedirosso Sannio | Sant’Agata dei Goti Artus | 2018 | 88 | Rosso | |
Un giovane rosso prodotto da uve Piedirosso, si mostra opaco nei sentori di ciliegie disidratate e fiori bianchi che compongono il bouquet principale. Tanti fiori di limone in sottofondo dominano la scena secondaria. Corpo medio, struttura vibrante leggermente erbacea nell’animo ed un finale pulito di ottima tensione. Bevi ora. |
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Mustilli | Aglianico Sannio | Sant’Agata dei Goti Cesco di Nice | 2017 | 88 | Rosso | |
L’essenza nobile si rivela nei tratti color ciliegia che richiamano le amarene, i mirtilli pressati ed i fiori di sambuco. Rustico il sottofondo leggermente erbaceo essenziale. Corpo medio-pieno, struttura acida molto intensa e vibrante ed un finale tagliente. Bevi ora. |
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Corte Normanna | Aglianico Sannio | 2015 | 88 | Rosso | ||
Leggermente pungente nella matrice sensoriale si racconta nelle note di fragole, prugne rosse, ciliegie e fiori di ibisco. Le prugne blu dominano la scena secondaria. Corpo pieno, tannini leggermente verdi e rustici ed un finale di media persistenza. Bevi ora. |
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Cantine Ida Giordano | Tramonti Costa D’Amalfi | Il Monte | 2018 | 86 | Rosso | |
Leggermente scomposto questo giovane rosso vivace nell’unità colorante. Mostra fiori secchi e tanta violetta selvatica ma tocca leggere punte che ricordano un’importante apertura della matrice. Corpo medio, tannini leggermente rigidi ed un po’ seccanti ed un finale semplice. Bevi ora. |
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Antica Masseria del Sigillo | Taurasi | Sigillo Ellenico | 2011 | 86 | Rosso | |
Surmaturo al naso mostra note vivaci di prugne nere, more e fragole cotte. Corpo medio-pieno, seccante e poco accattivante nella matrice mostra un finale che chiude velocemente senza avere la possibilità di distendersi in lunghezza. Meglio dal 2021 in poi. |
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Antica Masseria del Sigillo | Campania | Sigillo Campania | 2017 | 82 | Rosso | |
Rustico e grezzo al naso mostra un profilo opaco nelle note di erba tagliata, graspo spezzato, nocciole tostate e cuoio. Torbido il sottofondo. Corpo medio, struttura acida poco precisa ed un finale a cui manca equilibrio. Probabile deviazione qui. |
Vini Bianchi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Quintodecimo | Greco di Tufo | Giallo d’Arles | 2019 | 97 | Bianco | |
É ampio nel bouquet sensoriale progettato in apertura per mostrare sin da subito un profilo accattivante e pieno di grazia. I sentori floreali e fruttati si combinano egregiamente nella qualità della ginestra dei fiori di acacia, delle albicocche poco mature e delle percoche. Il sottofondo si tinge di colore verde nella sottile sfumatura di origano e maggiorana. Balsamico nell’animo diffonde grazia nel ricordo di menta piperita e foglie di eucalipto. Corpo medio-pieno, succoso e bilanciato mostra un’incalzante progressione di perfetta armonia che vede l’acidità laterale trainare la progressione infinita nella ricerca di un perfetto profilo di un Greco in purezza. Bevi ora o invecchia. |
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Vinosia | Greco di Tufo | L’Ariella | 2019 | 97 | Bianco | |
È delicato il profilo sensoriale di questo giovane bianco campano. Nobile la precisione d’esecuzione nelle note soffici e gentili complesse ed elitarie che richiamano sfumature mediterranee di timo, mirto selvatico, maggiorana e fiori bianchi pressati. Il sedano incontra l’erba tagliata ed insieme descrivono una seconda dimensione nello sfondo preciso e luminoso. Di corpo medio-pieno, è concentrato e delizioso grazie ad una struttura densa quasi oleosa ma che non turba durante la degustazione. Il finale è di progressione autoritaria nella compattezza solida e voluminosa che non perde mai la via della veriticalità. Bevi ora o invecchia. |
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Marisa Cuomo | Costa d’Amalfi | Fiorduva | 2018 | 97 | Bianco | |
Molto pronunciato al naso ricorda i grandi vini bianchi di Bordeaux nella totale essenza ricca nel carattere internazionale del Semillon e di altri grandi vitigni. Siamo in Campania però nel vigneto prefillossera ricco di rocce dolomitiche e calcaree della Costa Amalfitana. Le note di pesche gialle, miele di acacia e sciroppo d’acero impostano la struttura principale raccogliendo come calamite le sfumature di cedro e timo appassito. Il sottofondo emozionante miscela in modo sapiente evitando l’ostentazione la dolce qualità della curcuma, dello zafferano e del pepe bianco. C’è di più nella matrice complessa che vede l’alternanza dei picchi di albicocche dolci ai fiori di ginestra e del mango disidratato. Corpo pieno, potente e strutturato al palato mostra un’energia dei top player che dalla pienezza del volume concentra le sue energia nel lungo finale verticale nell’intreccio inverecondo della spirale vorticosa potenza-eleganza. Mostra opulenza e carattere da vendere nella cornice che sfiora la perfezione d’esecuzione in uno dei vini più entusiasmanti che esistono al mondo. Un blend di vitigni autoctoni campani di 30% Fenile, 30% Ginestra e 40% Ripoli. Bevi ora o invecchia. |
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Quintodecimo | Fiano di Avellino | Exultet | 2019 | 96 | Bianco | |
Progettato per invecchiare si rivela poco a poco nel modo più elegante possibile. A tratti evidenzia un profilo complesso e di innaturale bellezza nella delicata presenza dei fiori bianchi di magnolia, tiglio ed acacia che si fondono a sfumature gialle e verdi di importante spessore sensoriale. Il profilo secondario si pronuncia e racconta nell’animo balsamico nelle foglie di tè verdi ed eucalipto che incontrano il timo ed il pepe bianco. Erba tagliata e malto d’orzo completano un quadro made in Lapio. Di corpo pieno ed avvolgente si regala nella matrice dolcemente sostenuta dall’alcol che dona una delicata opulenza e perfettamente si fonde al finale piccante e speziato che non può che chiederti di emozionarti per un vino che sfiora la perfezione d’esecuzione. Bevi o invecchia. |
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Francesca Fiasco | Paestum | Lapazio | 2018 | 96 | Bianco | |
È maturo e pieno nell’essenza questa giovane espressione di bianco made in Campania che vede l’alternarsi nel calice di fiori di camomilla, ginestra selvatica e suolo vulcanico caldo. Solido e compatto nella struttura dispensa una notevole tridimensionalità nel calice fatta di sfumature verdi ed arancioni che richiamano la maggiorana, il timo ed il cedro. Corpo pieno, entra al palato in punta di piedi con un’ eleganza inaspettata e lentamente si fa spazio per raccontare di una superiorità d’animo elitaria che caratterizza solo i profili di grandi terroir. Questo giovane bianco contemplativo unisce l’opulenza sfacciata del profilo principale potente e ben pronunciato ad una sottile timidezza di un bouquet secondario figlio di sapienza e saggezza nell’interpretazione dei vitigni che lo rendono grande. Una sfumatura poco distinguibile può avere il DNA nell’essenza del Lapazio una pianta erbacea perenne che cresce intorno alla cantina. Al palato è un’altalena di emozioni che si racconta nella ben presente ed avvolgente dolcezza della pienezza alcolica per poi passare ad una sottile sfumatura amarognola nella giusta estrazione dei componenti polifenolici delle bucce concludendo in una verticalità pronunciata chiaro sintomo di ricerca incessante del bello e della visione moderna che si ispira a vini taglienti e piccanti. È parte della rivoluzione della Campania senza ombra di dubbio. Un blend autentico campano fatto di Fiano, Falanghina e Coda di Volpe vinifica in tonneaux ed affina in legno da 500 litri per 10 mesi. Qualcosa di incredibile è nato in Cilento e Francesca Fiasco è sicuramente parte della rivoluzione. Bevi ora o invecchia. |
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Vinosia | Fiano di Avellino | Le Grade | 2019 | 96 | Bianco | |
Saggezza e delicata potenza caratterizzano il profilo principale di questa giovane espressione di Fiano. Emozionante nel profilo mostra compattezza nelle note di petali di rosa, pietra focaia, mallo di noce, fiori di tiglio e magnolia nobile. Il sottofondo elitario dispensa una notevole precisione nel raccontare l’essenza mediterranea nel carattere del timo, della salvia e della stecca di liquirizia bagnata. Corpo pieno, concentrato ed indistruttibile mostra una struttura stratificata di difficile replica che si conclude in un finale amabile impreziosito dalla perfetta sinergia tra volume verticalità. La rivoluzione del Fiano in Campania passa anche da qui! Bevi ora o invecchia. |
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Colli Di Castelfranci | Fiano di Avellino | Pendino | 2019 | 95 | Bianco | |
Emoziona implorando di alzarti in piedi questa espressione di Fiano che avvolge nella delicata potenza delle note che rievocano un territorio ed un’identità di straordinaria fattura. Le albicocche si fondono alle mele rosse impostando la struttura principale che attira e coinvolge la presenza di sentori infiniti che virano in differenti direzioni. Un connubio perfetto di fiori di arancio, buccia di lime, succo di pompelmo e bergamotto si fondono al muschio bianco e definiscono l’anima secondaria del profilo stratificato di questo vino figlio del territorio. Corpo pieno, succoso e profondo è un’altalena di sensazioni tridimensionali che coinvolgono l’acido, l’amaro ed il dolce rievocando i grandi vini alsaziani. Il finale è brillante e leggero nella performante chiusura deliziosa. Made in Castelfranci. Bevi ora o invecchia. |
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San Paolo | Greco di Tufo | 2018 | 95 | Bianco | ||
Preciso e fragrante nella matrice principale mostra un core solido e concentrato di albicocche, pesche gialle e tanta pietra focaia. Il sottofondo di fiori di arancia dona piacevolezza e brio. Corpo pieno, opulento e dal volume importante lascia percepire l’ossatura centrale fresca ed acida e solletica il palato grazie ad una deliziosa effervescenza. Il finale è teso e verticale come un proiettile sparato a mezz’aria. Settecento metri sul livello del mare. Wow. Bevi ora o invecchia. |
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Di Meo | Greco di Tufo | G | 2019 | 95 | Bianco | |
Mostra un profilo nobile e un po’ snob nella difficile identificazione delle note sensoriali. Si percepiscono gerani e mallo di noce a primo impatto su uno sfondo delicato e un po’ green di sedano e kiwi poco maturi. Ci sono tanti fiori bianchi che si mostrano dopo alcuni istanti nel calice. È complesso ed autoritario nel rivelarsi a poco a poco. Corpo pieno, denso e compatto mostra una struttura da rosso nella delicata potenza estrattiva che richiama la qualità dei flavanoli presenti nelle bucce delle uve. É concentrato, bilanciato e sapido ed il finale erge una struttura tagliente nella deliziosa acidità mista alla chiusura piccante. Wow. Bevi ora o invecchia. |
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Rossovermiglio | Greco Sannio | 2017 | 95 | Bianco | ||
Un vino contemplativo si mostra nel calice nei riflessi gialli e verdi denso e strutturata nella matrice. È ricco nella struttura evidente sin da subito per il peso con cui gira nel calice. Pieno nell’essenza abbassa un poker di infinite sfumature che virano dal melone cantalupi, passando per il fieno ed il malto d’orzo per poi chiudere con uno zafferano tritato che spolvera l’infinità tridimensionalità che sfida le leggi fisiche cercando la quarta. Al palato è pieno ed armonico nell’estrazione polifenolica ricca di estrema qualità ed il finale è una freccia scagliata nella progressione verticale incessante. Bevi ora o invecchia. Capolavoro made in Sannio. |
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Sorrentino | Lacryma Christi del Vesuvio Bianco | Vigna Lapillo | 2018 | 95 | Bianco | |
Trasparente nel calice mostra una notevole eleganza nel profilo visivo accendendo la voglia e l’immaginazione. Al naso è vivo ed il colore scarico nulla toglie all’energia dei petali di rosa che si fondono al succo di pompelmo, al cedro e ai fiori di gelsomino. C’è di più nella dolce presenza delle mandorle dolci che incontrano il mallo di noce, l’erba tagliata ed il malto d’orzo in sottofondo. Corpo medio-pieno, potente e di notevole fattura il centro palato avvolgente e bilanciato che dispensa energia e bellezza in ogni secondo della degustazione per arrivare esaltato al finale ampio e radioso che racconta al mondo di che stoffa è fatto il Vesuvio. Wow, Vigna Lapillo chiede di tonare al calice immediatamente nella perfetta sintonia che c’è tra il Caprettone e la Falanghina nel blend perfettamente indovinato. Bevi ora o invecchia. |
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Quintodecimo | Falanghina Irpinia | Via del Campo | 2019 | 95 | Bianco | |
Iconica e sartoriale nel profilo sensoriale questa giovane Falanghina regala pienezza e delicata potenza nelle dolci note di fiori di acacia, fiori di tiglio, gerani e mirto selvatico. Le sfumature mediterranee rivelano carattere e complessità nel sottofondo speziato che richiama il pepe bianco, il mallo di noce ed il timo spezzato. Corpo pieno, succoso, concentrato e fragrante al palato emoziona in un’altalena di sensazioni che centrano in pieno la piccantezza della chiusura in progressione dal centro palato in poi. Bevi ora o invecchia. |
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Villa Raiano | Greco di Tufo | Ponte dei Santi | 2018 | 94 | Bianco | |
Impervia nella bellezza singolare di un’eccellenza mediterranea questo giovane bianco prodotto con uve Greco raccolte a Tufo patria e giusta dimora di un vitigno versatile conosciuto in tutto il mondo. I sentori di pesche bianche si fondono al melone, ai fiori di acacia e di tiglio e generano il profilo principale. Lo sfondo si tinge di note verdi che si descrivono con timo e maggiorana nella bellezza sensoriale di un purosangue made in Avellino. Corpo medio-pieno, succoso e tridimensionale nella struttura si completa con un finale luminoso e radioso di visione futuristica e di stampo verticale. Meglio dal 2021. |
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Colli Di Castelfranci | Greco di Tufo | Grotte | 2019 | 94 | Bianco | |
Brilla e tocca una profondità di solida concezione questo Greco in purezza made in Tufo. Incandescente nel profilo sensoriale è inarrestabile nel regalare note di pesche bianche, melone, pesche gialle, petali di rosa, gerani in fiore e muschio bianco. Un sottofondo limpido e performante rivela l’essenza ricercata nelle note di maggiorana, fionocchi e mandorle dolci. Corpo pieno, voluminoso ed opulente nell’animo mostra una struttura densa ed un finale dalle forte emozioni. Bevi ora. |
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Vinosia | Irpinia | Sintonia | 2019 | 94 | Bianco | |
Un sospiro di leggerezza nel calice in forma smagliante rivela una sottile complessità nelle note di tiglio, acacia, mallo di noce e kiwi poco maturo. Buona la predisposizione del carattere floreale in sottofondo. Corpo medio-pieno, struttura docile e bilanciata che si infiamma dal centro palato in poi per mettere in mostra la indomabile crescita di un fuoriclasse made in Campania. Wow che bello questo blend di Greco e Fiano. Bevi ora o invecchia. |
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Marisa Cuomo | Costa d’Amalfi | Furore | 2019 | 94 | Bianco | |
Che classe nel calice nel profilo misto floreale e fruttato che vede l’eterno rincorrersi dei fiori di magnolia, tiglio ed acacia con le note di fiori di limone e petali di rosa. Buona la presenza agrumata in sottofondo con la sottile presenza di pompelmo rosa e pepe bianco. Corpo medio-pieno, bilanciato e succoso finisce con grip e tensione tipici dei leader del settore. Che storia. Bevi ora o invecchia. |
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Passo delle Tortore | Fiano di Avellino | Bacio delle Tortore | 2019 | 94 | Bianco | |
Brillante nel calice nell’energia pronta e diretta che vede l’alternanza di note di fiori di limone, buccia di lime e fiori di arancio. Bello lo sfondo ricco di grazia nelle note di pietra calda ed erba tagliata che si fondono al cedro. Corpo medio-pieno, succoso e concentrato al centro palato mostra un “core” solido tipico delle grandi espressioni di Fiano in Campania. Bevi ora o invecchia. |
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Passo delle Tortore | Greco di Tufo | Le Arcaie | 2019 | 94 | Bianco | |
Una luminosa progressione nel profilo principale apre le scene nelle dolci note di magnolia nobile, biancospino, mele e pere Williams. In sottofondo l’accenno al timo ed il malto d’orzo rivelano un’essenza da fuoriclasse. Corpo medio-pieno, teso e rigido nella matrice principale mostra un ego incentrato nella ricerca dell’allungo verticale nello stile moderno, sempre più ricercato. Crisp wine! Bevi ora o invecchia. |
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Vinosia | Falanghina Irpinia | Fontana della Loggia | 2019 | 94 | Bianco | |
Di eleganza innata si parla quando la complessità supera le aspettative nel profilo multiforme che genera emozioni ad ogni tocco di calice. L’energia principale si racconta con fiori bianchi di magnolia, sambuco ed acacia. Lentamente rivela l’animo nobile nelle note autentiche che ricordano la brezza marina, lo iodio ed il pepe bianco. Ricco e complesso al naso ben predispone il palato. Di corpo medio-pieno regala armonia nella struttura ricca di flavani che donano l’ossatura che sorregge il finale brillante e di viva energia. Wow. Bevi ora o invecchia. |
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Ventitré Filari | Fiano di Avellino | Numero Primo | 2018 | 94 | Bianco | |
La classe impervia nel calice nel profilo multiforme di solida natura che combina la nobiltà della magnolia a note ricercate di pepe bianco, gerani in fiore, mallo di noce e curcuma. Tanto speziato il sottofondo racconta di ginestra e tiglio su una base alcolica di sottile percezione. Corpo pieno, potente e bilanciato al palato mostra la stoffa dei fuoriclasse nella struttura muscolosa ed alcolica perfettamente fusa nella matrice. Meglio dal 2021. |
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Villa Raiano | Fiano di Avellino | Alimata | 2018 | 94 | Bianco | |
Ricercato combina egregiamente l’animo floreale con la pienezza sensoriale dei frutti esotici. Il gelsomino incontra i fiori di tiglio ed insieme si fondono al mango dolce e la papaya disidratata. Tanta pietra sbriciolata in sottofondo a dominare la scena secondaria. Corpo pieno, succoso e fragrante nella matrice finisce preciso e di devastante progressione. Wow che storia. Bevi ora o invecchia. |
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Di Meo | Fiano di Avellino | F | 2019 | 94 | Bianco | |
Una sinfonia di profonda intensità sensoriale si erge nel calice nelle note precise e definite di petali di rosa, fiori di arancio, cedro e pompelmo rosa. Il sottofondo brillante racconta di fiori di sambuco e timo. Corpo pieno, succoso concentrato ed amabile si completa con una chiusura dall’importante salivazione nell’aftertasting sintomo di freschezza e precisione d’estrazione. Wow. Bevi ora o invecchia. |
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Mastroberardino | Campania | Nero a metà | 2017 | 93 | Bianco | |
Brilla nel profilo sensoriale vivace e di innaturale bellezza che sfodera sentori di mele verdi, pere Williams e sedano fresco. Il sottofondo di gerani e fiori di acacia domina la scena secondaria aggiungendo la qualità sperata. Corpo pieno, succoso e fragrante resta compatto e delizioso durante tutta la progressione. Un altro capolavoro made in Campania. Bevi ora o invecchia. |
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Cantine Ida Giordano | Tramonti Costa D’Amalfi | Il Colle | 2019 | 93 | Bianco | |
La banana matura apre la scena sensoriale nella ben armonica piacevolezza di un estere di fermentazione. C’è di più nelle presenza sincrona di magnolia, biancospino e gerani in fiore. Corpo medio-pieno, struttura rotonda ben armonica e piacevole durante la progressione ed un finale amabile di sottile dolcezza nella percezione in chiusura. Bevi ora. |
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Cantine Ida Giordano | Tramonti Costa D’Amalfi | Il Colle | 2019 | 93 | Bianco | |
La banana matura apre la scena sensoriale nella ben armonica piacevolezza di un estere di fermentazione. C’è di più nelle presenza sincrona di magnolia, biancospino e gerani in fiore. Corpo medio-pieno, struttura rotonda ben armonica e piacevole durante la progressione ed un finale amabile di sottile dolcezza nella percezione in chiusura. Bevi ora. |
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Sorrentino | Falanghina Pompeiano | Latikadea | 2016 | 93 | Bianco | |
Quanto può essere elegante un vino bianco? La delicata potenza tocca la sfera emotiva rievocando la bellezza dei fiori di magnolia, biancospino, tiglio e maggiorana. Lo sfondo di notevole fattura racconta di mandorle, miste a cedro e limoncello. È deliziosa la sottile traccia di riduzione che in modo pungente descrive che il vino evolverà in un crescendo nei prossimi 2-3 anni. Corpo medio-pieno, maturo e pieno nella matrice mostra una dolcezza pieno ed armonica e descrive la grandezza di questa Falanghina in purezza. Che ricchezza e che stile. Questo Pompeiano sembra uno “sbarbatello” nelle freschezza e nell’energia pur essendo un 2016, incredibile. Meglio dal 2021. |
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Mustilli | Falanghina del Sannio | Sant’Agata dei Goti Vigna Segreta | 2018 | 93 | Bianco | |
Giovane e fragrante nella matrice principale dispensa carattere solido nelle note di mele, cantalupi, albicocche e fiori di ginestra. Corpo medio-pieno, succoso e concentrato nel centro palato mostra una delicata potenza tipica dei grandi bianchi italiani. Dieci mesi di affinamento sur lies per questo vino iconico del sud Italia. Bevi ora. |
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Di Meo | Falanghina Campania | S | 2019 | 93 | Bianco | |
È nobile nell’animo sinuoso questo bianco campano dalle note floreali e fruttate che inscena un quadro sensoriale di tutto rispetto nella presenza di fiori di acacia, tiglio e gelsomino intrecciate a perfettamente fuse ai fiori di arancio. Sottili e di natura mediterrane le nuance verdi che rimembrano l’erba tagliata, il timo ed il rosmarino. Corpo medio-pieno, equilibrato e performante in un ossimoro tutto da scoprire si completa con un finale leggero di emozionante chiosa. Bevi ora o invecchia. |
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Colli Di Castelfranci | Falanghina Irpinia | Iris | 2019 | 93 | Bianco | |
Crespa ed imbrigliata nelle note preziose che rivelano l’animo elitario questa Falanghina emoziona a primo impatto nell’ impronta verde che rievoca la bellezza dei kiwi poco maturi, l’erba tagliata, il fieno ed il malto d’orzo. Complesso regala una matrice secondaria nella delicata potenza delle erbe officinali di timo e citronella. Corpo medio-pieno, struttura armonica e gustosa durante tutta la progressione che chiude nell’armonia della gentile succosità. Bevi ora. |
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Ventitré Filari | Fiano di Avellino | Numero Primo | 2017 | 93 | Bianco | |
Giovane e scalpitante nel calice mostra note di camomilla dolce, foglie di tè verde e pietra bianca sbriciolata. Leggermente timido il sottofondo che avrà bisogno di tempo per venir fuori. Corpo medio-pieno, succoso e concentrato nel centro palato mostra uno scheletro portante solido che incontra una chiusura pulita e definita. L’acidità è perfettamente bilanciata ed incanta nella totale bellezza dell’armonia. Meglio da Settembre 2020. |
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Villa Raiano | Fiano di Avellino | Ventidue | 2018 | 93 | Bianco | |
Costituito da milioni di pixel precisi e definiti lascia emergere la nobiltà sensoriale nelle note sottili di elegante profilo che ricordano i fiori di sambuco, il gelsomino ed il tiglio. I fiori di acacia incontarno in sottofondo una banana dolce ed i chiodi di garofano che regalano la complessità sperata. Progettata per invecchiare si rivelerà poco a poco nel tempo. Corpo medio-pieno, struttura armonica e bilanciata durante tutta la progressione ed un finale balsamico rinfrescante nella chiusura dolce. Da una vigna di un solo ettaro a Lapio. Bevi ora o invecchia. |
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Tenuta Cavalier Pepe | Fiano di Avellino | Refiano | 2019 | 92 | Bianco | |
Autentico nel profilo poco commerciale e per nulla banale evolve nella dolcezza delle note di pesche bianche ed albicocche che ben si fondono ai gerani e alle mandorle bianche. Corpo medio-pieno, solido e compatto nella matrice centrale si conclude pieno e di avvolgente carattere. Bevi ora. |
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Salvatore Molettieri | Greco di Tufo | 2018 | 92 | Bianco | ||
Pieno e maturo nel calice diffonde certezze e solide garanzie nella qualità delle pesche gialle, fiori di ginestra e pepe nero. Il sottofondo di curcuma e zafferano aumenta la complessità della matrice e predispone all’assaggio. Di corpo medio-pieno, struttura armonica e bilanciata radiosa nella distensione si unisce ad un finale brillante e ricco nella chiusura. Meglio dal 2021. |
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Torricino | Greco di Tufo | 2019 | 92 | Bianco | ||
C’è un’importante qualità sensoriale nella precisione degli esteri di fermentazione di mele, pere Williams e banane mature che incontrano la profondità dei fiori bianchi pressati. La magnolia domina la scena secondaria con l’ausilio del melone bianco. Corpo medio-pieno, maturo e pieno nella struttura principale mostra un core solido e fresco nella balsamicità che spesso rivela questo vitigno raccolto al dente e nel momento migliore. Bevi ora. |
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Tenuta Cavalier Pepe | Greco di Tufo | Nestor | 2019 | 92 | Bianco | |
È giallo nel profilo principale nell’altalena sensoriale che chiama in causa le pesche, la curcuma e lo zafferano. Il sottofondo maturo rivela burro fuso e maggiorana appassita su una cornice di papaya dolce e mango. Corpo pieno, solido e compatto mostra un finale brillante e di deliziosa bevibilità. Meglio dal 2021. |
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Astroni | Falanghina Campi Flegrei | Vigna Astroni | 2017 | 92 | Bianco | |
È il tufo che emerge nel calice che racconta nel modo migliore possibile le sfumature del territorio campano vocato per la produzione di grandi bianchi e non solo. L’intrecciarsi di pietra focaia, pepe bianco e percoche con l’animo sulfureo regala un vino intenso e di inconfondibile fattura. Dal colore oro nel calice mostra un core solido ed una struttura densa e compatta e finisce preciso nella sottile natura amarognola della buona estrazione polifenolica. Meglio dal 2021. |
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Cantine Olivella | Catalanesca del Monte Somma | Katà | 2018 | 92 | Bianco | |
Di luminosa bellezza nel calice questa giovane espressione di bianco preciso ed armonico nelle note di fiori bianchi e buccia di limone. Le sfumature di fiori di arancio e curcuma dominano la scena secondaria e donano piacevolezza immediata. Corpo medio, struttura precisa di buona dolcezza e spinta acida ed un finale brillante. Catalanesca in purezza prodotta in una vigna a piede franco a 500 metri sul livello del mare. Che stile! Bevi ora o invecchia. |
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Astroni | Lacryma Christi del Vesuvio Bianco | Cratere Bianco | 2019 | 92 | Bianco | |
Brilla nella leggerezza per nulla banale questo giovane bianco nelle note di fiori bianchi di sambuco, tiglio ed acacia che ben si fondono alla notevole struttura delle mandorle bianche e del cedro. Le sfumature di tufo sbriciolato e polvere da sparo dominano la scena secondaria. Corpo medio-pieno, struttura acida precisa e ben fusa nella matrice ed un finale iconico ben predisposto nell’allungo. Bevi ora o invecchia. |
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Passo delle Tortore | Falanghina Irpinia | Piano del Cardo | 2019 | 92 | Bianco | |
Elegante nel complesso profilo sensoriale che si rivela immediatamente nella dolcezza dei fiori bianchi di magnolia, tiglio ed acacia. C’è di più nel sottofondo agrumeto che dispensa energia e carattere nella buccia di mandarino e nel succo di pompelmo rosa. Corpo medio-pieno, struttura morbida e rotonda dolce all’ingresso al palato ed un finale amabile di buona fattura. Bevi ora. |
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Rossovermiglio | Falanghina del Sannio | 2018 | 92 | Bianco | ||
Vibra nella scalpitante energia sensoriale che si racconta con note di fiori bianchi di sambuco, tiglio ed acacia. Buona la presenza sincrona in sottofondo del cedro e dell’erba tagliata in un altalenta di differenti maturazioni. Corpo medio, succoso nella matrice grazie alla qualità importante del frutto finisce preciso e luminoso nella progressione. Bevi ora. |
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Astroni | Falanghina Campi Flegrei | Colle Imperatrice | 2019 | 92 | Bianco | |
Preciso e definito nel profilo sensoriale resta giovane nella delicata presenza floreale dei petali di rosa e della magnolia dolce. Sottile la presenza dei fiori di arancio che in sottofondo definiscono la luminosità della scena secondaria. Corpo medio, dolce all’attacco si riempie nel volume durante la progressione. Che espressione autentica di Falanghina nei Campi Flegrei. Bevi ora o invecchia. |
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Torricino | Falanghina Campania | 2019 | 92 | Bianco | ||
Complessa e ricercata questa Falaghina colpisce nella gentile brillantezza di una matrice solida dalla sfumature fruttate e floreali. L’accenno agli esteri di fermentazione di mele, pere e banane è completamente fuso alla piacevolezza del melone bianco e dei fiori di magnolia. Corpo medio-pieno, struttura avvolgente di qualità imperiale ed un finale compatto di luminosa progressione. Bevi ora o invecchia. |
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Tenuta Cavalier Pepe | Fiano di Avellino | Brancato | 2017 | 92 | Bianco | |
Esotica nell’animo estroverso questa giovane espressione di Fiano mostra note di fiori gialli che ricordano la ginestra e la camomilla, lo zafferano ed una buona dose di ananas disidratato. Corpo medio, struttura decisa e solida nella forma brillante ed un finale teso di verticale impostazione. Meglio dal Settembre 2020. |
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Villa Raiano | Fiano di Avellino | Bosco Satrano | 2018 | 92 | Bianco | |
È preciso nel calice nelle note di mele, pere Williams, fiori di acacia e mallo di noce. Un’ espressione armonica e bilanciata giocata sulla definizione delle note. Corpo medio-pieno, struttura scolpita nella succosità e fragranza della matrice ed un finale delicato nella potenza non di certo effimera. Verrà fuori con il tempo. Meglio dal 2021. |
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Salvatore Molettieri | Fiano di Avellino | Apianum | 2018 | 92 | Bianco | |
Maturo nel profilo principale combina i fiori bianchi con una dolce impronta che ricorda lo yogurt bianco ed il cioccolato bianco.Sottili ed eleganti le sfumature arancioni in sottofondo che richiamano la buccia di arancia ed il cedro. Corpo medio, struttura magra ma precisa ed un finale luminoso. Progettato per invecchiare resta stretto e compatto durante tutta la progressione. Bevi ora. |
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Fratelli Addimanda | Campania | Aciniell Bianco | 2017 | 91 | Bianco | |
Gerani, fiori di acacia e fiori di tiglio determinano il profilo principale di questo giovane bianco che dispensa qualità in ogni singola sfumatura. Dominano la scena secondaria il timo ed i chiodi di garofano che regalano un’impronta speziata. Corpo medio-pieno, succoso e preciso nel centro apalta mostra un finale avvolgente e ben progettato. Bevi ora. |
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Mastroberardino | Fiano di Avellino | Stilema | 2016 | 91 | Bianco | |
Un’altalena di emozioni sensoriali apre le scene nelle note mature di mele, pere Williams, cedro, fiori di gelsomino e buccia di arancia. Corpo pieno, compatto e solido nell amatrice centrale finisce con una chiusura limpida e dal ritorno fruttato nell’aftertasting. Che bello. Bevi ora o invecchia. |
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La Molara | Fiano di Avellino | 2018 | 91 | Bianco | ||
Un tripudio di sentori nel calice con gerani, fiori di ginestra e camomilla disidratata. Maturo nell’essenza e leggermente spigoloso il sottofondo che lascia trasparire la sottile natura vinosa. Corpo medio-pieno, struttura precisa e bilanciata ed un finale amabile. Succoso e delizioso. Enjoy now! |
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Mastroberardino | Greco di Tufo | Stilema | 2017 | 90 | Bianco | |
Rotondo e ricercato mostra sentori di fiori di limone, cedro, fiori di acacia e fiori bianchi pressati. Corpo medio-pieno, struttura solida e compatta ed un finale rigido al momento che si distenderà nel tempo. Progettato per invecchiare sarà meglio dal 2021. |
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Corte Normanna | Greco Sannio | 2019 | 90 | Bianco | ||
Un inno alla bellezza nelle note precise e dolci che ricordano i fiori di magnolia, i fiori di acacia, il cioccolato bianco e le mandorle pelate. Corpo medio-pieno, struttura dal buon corpo centrale ed un finale armonico e bilanciato. Ben fatto. Bevi ora. |
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Torricino | Fiano di Avellino | 2019 | 90 | Bianco | ||
Tanti esteri di fermentazione nelle note di mele, pere Williams, banana dolce e zenzero fresco. Il sottofondo è brillante e dispensa carattere e viva energia. Corpo medio-pieno, struttura luminosa precisa nella progettazione ed un finale di buona fattura. Bevi ora. |
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Torricino | Greco di Tufo | Raone | 2017 | 89 | Bianco | |
Maturo al naso mostra ricchezza nelle note di pesche gialle, albicocche e fiori di arancia. Buona la dose di pepe bianco in sottofondo che ne aumenta sta il bouquet nell’intreccio con il miele ed un primo accenno al carattere idrocarburico. Corpo medio-pieno, leggermente erbaceo la struttura principale ed un finale luminoso. Bevi ora. |
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Corte Normanna | Falanghina del Sannio | Guardia Sanframondi | 2019 | 89 | Bianco | |
Un’ esplosione di freschezza invade il calice nelle note gentili floreali di petali di rosa, fiori di limon e emuschio bianco. Il melone bianco e le pesche dominano la scena secondaria regalando precisione e visione di delicata bellezza. Corpo medio, struttura leggermenet alcolica nella percezion eal palato ed un finale luminoso e ben progettato. Bevi ora. |
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Torricino | Fiano di Avellino | Serrapiano | 2018 | 89 | Bianco | |
L’energia principale si racconta con note di gelsomino, fiori di arancio e cedro. Buona la presenza delle erbe officinali in sottofondo con maggiorana e timo. Corpo medio, struttura vivace a cui manca un po’ di maturazione nella struttura ed un finale luminoso. Bevi ora. |
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La Molara | Greco di Tufo | 2017 | 88 | Bianco | ||
Preciso al naso mostra sentori di mele, pere e fiori bianchi pressati. Un leggero ricordo di mandorle bianche domina la scena secondaria. Corpo medio, struttura leggermente acida ed un finale di media persistenza. Bevi ora. |
Vini Sparkling
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Mustilli | Falanghina Beneventano | Regina Isabella sui Lieviti Frizzante | 2019 | 90 | Sparkling | |
Intrigante ed autoritario mostra la stoffa del campione nella torbida essenza che in modo progettato rivela lentamente le note di mela annurca, biancospino, terra bagnata e maggiorana. Tocca sfere sensoriali completamente differenti che donano garanzie. Corpo medio-pieno, struttura amabile e di natura bellezza ed un finale solido e compatto che lascia spazio alla dolce presenza della bollicina sottile nella progressione. Bevi ora. |