Dopo il riuscito evento de La Grande Bellezza Tour tenutosi a Napoli lo scorso 3 Ottobre 2022, siamo ritornati in Campania, nostra terra di origine, per un tour di 5 giorni, precisamente dal 21 al 25 febbraio, per degustare diverse denominazioni, rivedere realtà produttive e scoprirne di nuove.
Il nostro tour campano inizia dalla provincia di Salerno. Prima tappa è il Cilento, un territorio vasto ed eterogeneo, situato tra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro, dove trovano posto i vigneti da cui hanno origine i vini del Cilento che negli ultimi anni progressivamente hanno raggiunto un eccelso livello qualitativo riconosciuto a livello nazionale e non solo.
Non appena arrivati in Cilento ci rechiamo all’Azienda Agricola San Salvatore 1988. Essa è situata nel Parco Nazionale del Cilento ed è completamente a conduzione biologica. Ad accoglierci è Giuseppe Pagano, titolare e fondatore dell’azienda che, in località Cannito del comune di Giungano, ci fa da Cicerone tra le vigne aziendali che crescono su suolo argilloso, situate tra il monte Calpazio e il mare. Nel procedere poi verso la moderna cantina di Giungano, facciamo veloci soste per ammirare oltre all’allevamento di bufale e ai nuovi vigneti impiantati, gli impianti fotovoltaici e di biogas che rendono l’azienda totalmente a impatto zero. All’interessante giro in cantina segue la degustazione dei vini prodotti dall’azienda, con il supporto dello stimato enologo Dott. Riccardo Cotarella. La degustazione si è svolta nel migliore dei modi grazie anche alla presenza dell’enologo interno Charly Annes che ha guidato la degustazione e ci ha fornito informazioni tecniche sui vini in degustazione. Tanti i vini degustati e di diverse tipologie e annate.
Una batteria di vini stilisticamente eleganti e di ottima tecnica, evidenzia l’ottimo lavoro che l’azienda agricola San Salvatore 1988 ha fatto e continua a fare per far conoscere il Cilento in Italia e nel Mondo. Si è partiti con la degustazione dei vini spumante da uve Aglianico 100% elaborati tramite metodo classico. Oltre al Gioì 201_ Spumante Brut Rosé abbiamo degustato le altre due versioni che l’azienda ha introdotto più di recente Gioì Dosage Zero 201_ Spumante Brut Rosé e Gioì Extreme 201_ Spumante Brut Rosé. Questi vini mostrano anime diverse l’uno dall’altro ma ciò che li accomuna è l’essere prodotti di ottima fattura caratterizzati da un perlage molto fine.
A seguire degustiamo i vini rosati da uve Aglianico 100%, quindi Vetere 2022 Igp Paestum e la nuova versione Vetere 2021 Evoluzione Igp Paestum. La versione Vetere Evoluzione si distingue dal Vetere base in quanto è ottenuto da uve lasciate maturate leggermente di più in vigneto ed inoltre svolge in parte anche fermentazione in barriques e tonneaux a cui seguono 6-7 mesi di affinamento su fecce fini con frequenti bâtonnages in legno. La versione Evoluzione si differenzia dal Vetere base che è più beverino, immediato, in pratica un bellissimo rosato di Aglianico capace di accontentare tutti i palati. L’enologo ci spiega che nel caso dell’annata 2022 della versione base hanno cercato di spingere leggermente di più sulla parte aromatica. Nel caso del Vetere Evoluzione le bottiglie prodotte sono circa 1300 mentre nel caso del Vetere base si arriva a numeri molto più importanti. Charly ci confida che si sta passando ad una fase dove il Vetere base sta diventando un brand a parte quindi bisogna fare attenzione ad ottenere ogni anno lo stesso tipo di prodotto, cosa per niente semplice. Questo rosato base è il vero polmone dell’azienda. Il Vetere annata è una conferma, una vera garanzia, anche se nell’annata 2019 è stata raggiunta un’espressione massima, figlia proprio del millesimo, l’annata 2022 è comunque succosa ed intrigante. Tutt’altro tipo di vino è il Vetere Evoluzione che mostra una complessità maggiore ed evidenzia la ricercati dell’azienda cilentana. Il Vetere evoluzione sembra essere fatto tecnicamente molto bene però bisogna tener conto che è un prodotto nuovo sia nell’ ideale che alla degustazione. È ancora un po’ da levigare ossia quando diventa un po’ più cremoso, grasso rischia un po’ di appesantire quello che è l’ideale classico sia del degustatore che del pubblico.
Ai rosati segue la degustazione dei vini bianchi. Si parte con: Palinure 2022 Igp Paestum Bianco (blend di uve Fiano, Greco, Falanghina), Falanghina 2022 Igp Campania Falanghina (da uve Falanghina 100%), Cecerale 2021 Igp Paestum Fiano Bio Senza Solfiti Aggiunti (da uve Fiano 100%). Palinure 2022 è spesso tra i nostri vini preferiti. Secondo Charly, prendendo ad esempio l’ottimo Palinure, afferma che dal suo punto di vista per fare un vino bianco di alto livello in Campania è necessario lavorare su un blend che comprende uve Fiano, Falanghina e Greco. Inoltre ci confida che in azienda stanno lavorando ad un blend simile per la produzione di un vino bianco top di gamma. Il Palinure 2022 ha un bel naso, c’è la freschezza molto elegante del Fiano e la tensione del Greco che gli fornisce una bella spinta. La produzione della Falanghina 2022 non è stata un’operazione semplice in quanto è stata un’annata difficile per la Falanghina. L’azienda ha dovuto prendere decisioni importanti sia in vigna che in cantina per poter lavorare uva di qualità. Infatti nonostante un’estate calda, ma non in modo eccessivo, al momento della raccolta sono arrivate piogge importanti che hanno condizionato la qualità delle uve in maniera negativa, quindi è stato necessario un gran lavoro di selezione. Il Cecerale 2021 si presenta più evoluto ma è davvero particolare, tanto da poterlo riconoscere facilmente. Mostra all’olfatto note di fieno greco, noccioline, curcuma. Il signor Pagano lo ha definito uno “Champagne fermo”. Si passa a degustare il Trentenare 2022 Igp Paestum Fiano (da uve Fiano 100%). Con il Trentenare si cambia registro, il livello qualitativo si alza ulteriormente. Questo vino è quello che può portare l’azienda ovunque. All’assaggio mostra una certa tensione che porta salivazione dietro una sapidità perfettamente fusa tra l’acido, la cremosità avvolgente senza essere stucchevole. A seguire degustiamo Calpazio Igp Paestum Greco Bio (da uve Greco 100%) nelle annate 2022, 2021, 2018. Charly Annes afferma che l’azienda è soddisfatta dell’annata 2022 per la sua prontezza in quanto il Greco di solito ha bisogno di più tempo per esprimersi. A seguire la degustazione di Elea 2021 Igp Paestum Greco Bio (da uve Greco 100% selezionate). Questo mostra un carattere olivastro, di una bella macchia mediterranea non sempre premiante però a livello internazionale.
Si prosegue con una verticale di Pian di Stio Igp Paestum Fiano Bio (da uve Fiano 100%) dall’annata 2022 all’annata 2017, e in più si degusta un Pian di Stio 2020 Evoluzione Igp Paestum Fiano Bio, che fa un passaggio in barriques.
Prima di iniziare a degustare Charly ci descrive le diverse annate. L’annata 2020 per i bianchi è stata molto interessante si evidenziano freschezza e struttura. La 2019 è stata un po’ incerta, è stato necessario aspettare per raccogliere le uve infatti ci sono state piogge nel periodo della raccolta, quindi è stato necessario attendere arrivando circa al dieci di ottobre per raccogliere l’uva di Stio. L’annata 2018 è stata freddissima, quindi anch’essa molto difficile infatti ci sono state piogge pomeridiane da ferragosto fino alla seconda settimana di settembre tuttavia si è cercato di fare il meglio. L’annata 2017 è stata calda, quasi arida con pochissima pioggia. Si inizia a degustare e subito si nota che sul Fiano l’azienda ha fatto un altro grandissimo lavoro. Nel Pian di Stio 2022 si sente l’altezza però è perfettamente atteso, è portata nel bicchiere in modo vivace ma non scontroso. Si mostra come un vino molto educato, composto però poi in bocca sorprende, presenta una bella acidità che gli fa proprio bene. Il 2021 presenta chiusura leggermente amaricante. Anche il 2020 si presenta diverso dal 2022 infatti è erbaceo, medicale, ma Charly attribuisce ciò al fatto che questo vino proviene da bottiglie da 500 ml e non da 750 ml. Il Pian di Stio 2019 si presenta un po’ più tropicale, inoltre presenta leggere note di elicriso, di finocchietto, di erbaceo a stelo più lungo. Tale vino si complessa, diventa più serio, più polifenolico in bocca, infatti presenta più una struttura quasi da vino rosso che da bianco, si potrebbe far fatica a riconoscerlo bendati anche da un vino rosso. Il 2018 appare quasi più un Riesling Renano, anche questo molto bello e di qualità. Esso mostra una buona freschezza, una chiusura mentolata e a bocca vuota è più lungo. Il Pian di Stio 2017, frutto di un’annata più calda, mostra una nota idrocarburica più marcata un po’ per l’annata, un po’ per l’età che porta sulle spalle, ma lo fa nel modo più giusto possibile con poco. Il 2017 parte un pochino timido al naso, in bocca è un pochino più scomposto e in chiusura presenta una dolcezza un po’ slegata dall’acidità che un pochino si abbassa. L’ultimo vino bianco che degustiamo è il Pian di Stio Evoluzione 2020 che fa legno nuovo. Il Pian di Stio Evoluzione, come altri vini, è frutto di prove aziendali. Mostra davvero un bellissimo naso.
Si passa ai vini rossi. Iniziamo a degustare: Pino di Stio 2021 Igp Paestum Rosso (da uve Pinot nero 100%), Corleto 2021 Igp Paestum Aglianico Bio Senza Solfiti Aggiunti (da uve Aglianico 100%), Ceraso 2021 Igp Paestum Aglianico (da uve Aglianico 100%), Jungano Igp Paestum Aglianico (da uve Aglianico 100%) nelle annate 2020 e 2017. Il Corleto 2021 mostra un naso composto ma anche divertente, non è per niente noioso, si vede che dietro tale vino c’è un bel lavoro. Il Jungano 2020 si presenta non molto espressivo, non è banale ma è un vino corretto, piacevole, caratterizzato da un po’ di rusticità in più rispetto al Corleto e al Ceraso dove invece si evidenzia un incantevole carattere floreale. Si nota come l’azienda sta crescendo sui rossi che si presentano più centrati e con più volume, è evidente un cambio di passo. In particolare sulle 2021 si è trovata la quadra giusta, ottimi sia il Corleto che il Ceraso. Sul Jungano c’è ancora da lavorare. Poi si passa a degustare il vino rosso di punta Gillo Dorfles Igp Paestum Aglianico (da uve Aglianico 100% selezionate) nelle annate 2020 e 2019. Dalla degustazione sembra che il Gillo 2020 ha una marcia in più rispetto al 2019 che tuttavia ora sta in una fase molto bella. Il 2020 mostra un naso profondo e una bocca che non è mai troppo austera, esprime un carattere blu di lavanda, ibisco, guaranà. Nel Gillo c’è tutto quello che serve per un grande rosso a livello internazionale.
Infine degustiamo il Quattro Cuori 2019 (da uve Aglianico del vigneto Fuscillo di Paestum). Questo vino è stato creato dall’azienda San Salvatore 1988 nell’ambito di un progetto di sostenibilità e solidarietà a favore dell’istituito PAIRI (Pomegranat Autism International Research Institute) con sede a Cicerale che si occupa di ricerca sui disturbi dello spettro autistico e sulle patologie dell’età evolutiva. Sono prodotte circa 1000 magnum ogni anno, il cui ricavato è interamente devoluto alla fondazione PAIRI.
Di seguito i commenti di tutti i vini degustati :
Vini Rossi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Omaggio a Gillo Dorfles | 2020 | 93 | Rosso | |
Elegante e preciso al naso mostra note di violetta, susine, fiori di agapanto, giacinto, guaranà, liquirizia, pepe bianco, incenso e cumino. Cenere e polvere da sparo descrive il profilo secondario complesso della matrice sensoriale. Corpo medio-pieno, crea salivazione nel sorso ed un finale di buona distensione. Meglio dal 2025. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Quattro Cuori | 2019 | 93 | Rosso | |
Ricco di materia e carattere mostra note di prugne nere, more, coriandolo, arancia sanguinella e canfora. Fiori di mandarino, mandorle bianche e bergamotto descrivono la scena secondaria di precisa fattura. Mentolato e balsamico mostra una vena freschissima. Progetto Solidale dedicato ai ragazzi autistici per il Pairi Wine Autism Project. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Ceraso | 2021 | 92 | Rosso | |
Divertente dinamico mostra note di lavanda, ibisco, violetta selvatica e giacinto. Tanto agapanrto domina la scena secondaria. Corpo medio, tannini rotondi ed un finale sempre apprezzato per leggiadria e gusto. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Omaggio a Gillo Dorfles | 2019 | 92 | Rosso | |
Elegante e composto al naso mostra note di more, mirto selvatico, visciole, sandalo, cumino, bacche di ginepro e pepe nero. Corpo pieno, tannini molto morbidi ed un finale lineare di piacevole progressione. Meglio dal 2024. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Corleto | 2021 | 91 | Rosso | |
Luminoso e di piacevole carattere floreale mostra note di lavanda, ibisco e karkadè. Corpo medio, tannini soffici ed un finale davvero gustoso. Senza solfiti aggiunti. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Jungano | 2020 | 91 | Rosso | |
Solido e centrato al naso mostra note di prugne nere, more, visciole, cassis e mirto selvatico. Corpo medio, tannini leggermente rustici ed un finale teso che si distenderà nel tempo. Meglio dal 2024. |
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San Salvatore 1988 | Paestum | Pino di Stio | 2021 | 89 | Rosso | |
Fragoline di bosco, ribes, lamponi e ciliegie disidratate. Corpo medio, tannini soffici ed un finale semplice in cui prevale la dolcezza ed il carattere fruttato. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Aglianico Paestum | Jungano | 2017 | 89 | Rosso | |
Molto maturo e dolce al naso mostra note di prugne disidratate, resina di pino e caramello dolce. Corpo pieno, tannini rotondi ed un finale di media distensione leggermente dolce nell’aftertasting. Bevi ora. |
Vini Bianchi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Trentenare | 2022 | 94 | Bianco | |
Fresco e precissimo al naso mostra note di fiori di limone, tiglio, bergamotto, lime, fineo greco, glicine, magnolie, gardenie. Luminoso e davvero coinvolgente mostra una picavoel progressione sensoriale di splendida grazia. Corpo pieno, cremoso e di notevole qualità mostra una chiusura nobile e leggiadra composta ma decisamente progressivo. Meglio dal 2024. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2022 | 94 | Bianco | |
Precisissimo ed elegante al naso mostra note di fiori di magnolie, gardenie, lime, bergamotto e mandarini verdi. Corpo pieno, struttura armonica e bilanciata ed un finale davvero teso e vibrante. Splendido ora ma meglio dal 2025. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2018 | 94 | Bianco | |
I sentori chiari e vivi di mela verde, pesca bianca e frutto della passione si uniscono egregiamente a petali di rosa per comporre il bouquet sensoriale di questo giovane bianco. Corpo medio pieno, struttura equilibrata al palato compatta ed avvolgente ed una bellissima evoluzione durante la progressione. Il finale è potente ed incisivo. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Greco Paestum | Calpazio Organic Wine | 2022 | 93 | Bianco | |
Elegante e decisamente nobile nel profilo sensoriale mostra note di pesche bianche, fiori di magnolia, gardenie, gelsomino ed acacia. Corpo pieno, struttura morbida ed avvolgente ed un finale luminoso di notevole sapidità. Meglio dal 2024. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2019 | 93 | Bianco | |
Serio e composto mostra note di pesche gialle, mango, ananas in pezzi, elicriso, finocchietto selvatico ed incenso. Corpo pieno, struttura perfettamente matura e compatta nel sorso ed un finale davvero gustoso e ricco di materia. Bellissimo sin da subito continuerà a crescere nel tempo. |
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San Salvatore 1988 | Greco Paestum | Calpazio Organic Wine | 2018 | 92 | Bianco | |
Un greco maturo nei sentori offre sentori di pesche sciroppate, fiori di ginestra e pepe nero. Corpo medio-pieno, struttura polifenolica ed un finale luminoso. Al palato è fine e rotondo. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Greco Paestum | Elea Organic Wine | 2021 | 92 | Bianco | |
Complesso e solare nel profilo sensoriale mostra note di timo selvatico, olive verdi, maggiorana, bergamotto e vetiver. Corpo medio, grassoso nel sorso mostra una piacevole distensione. Meglio dal 2024. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2021 | 92 | Bianco | |
Preciso ed accattivante al naso mostra note di magnolie, gardenie, pesche bianche, buccia di lime e pepe bianco. Corpo medio-pieno, armonico e bilanciato nel sorso chiude vispo e fragrante. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Paestum | Palinure | 2022 | 91 | Bianco | |
Splende nel profilo sensoriale ricco di leggiadria mostra note di fiori di glicine, limone, timo selvatico, magnolie, gardenie e fiori di sambuco. Corpo medio, struttura armonica e bilanciata ed un finale davvero succoso e piacevolissimo. Un blend di Fiano, Greco e Falanghina. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2020 | 91 | Bianco | |
Intrigante e di buona compostezza sensoriale mostra note di pesche gialle, nespole, fiori bianchi misti, ginestre ed elicriso. Corpo medio, struttura semplice ed un finale di media distensione. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Falanghina Campania | 2022 | 90 | Bianco | ||
Preciso e luminoso al naso mostra note di fiori bianchi ed esteri di fermentazione che ricordano le mele verdi, le pere ed i kiwi maturi. Corpo medio, struttura vivace ed un finale di notevole sensazione acida. Sapida la chiusura. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Cecerale Organic Wine | 2021 | 90 | Bianco | |
Aperto nel profilo sensoriale mostra note di pesche gialle, curcuma, zenzero fresco, fieno greco, noccioline tostate, e caramello salato. Corpo medio-pieno, struttura gustosa ed un finale sapido che crea salivazione e voglia di tornare al calice. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Greco Paestum | Calpazio Organic Wine | 2021 | 90 | Bianco | |
Agile e dinamico nel profilo sensoriale alterna note di fiori bianchi a sfumature di mele verdi, timo selvatico, alloro e bacche di ginepro. Corpo pieno, struttura armonica e bilanciata ed un finale schietto e coinvolgente. Che bello. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Fiano Paestum | Pian di Stio Organic Wine | 2017 | 89 | Bianco | |
Leggermente timido al naso ha bisogno di tempo nel calice per rilevarsi. Le note di fiori gialli ben si fondono a sfumature di macchia mediterranea. Corpo medio, struttura grassa ed un finale leggermente pesante. Bevi ora. |
Sparkling
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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San Salvatore 1988 | Vino Spumante Metodo Classico | Gioì Brut Rosé | 2019 | 92 | Sparkling | |
Preciso e gustoso al naso mostra note di melagrana, pomplemo rosa, petali di rosa, fiori bianchi misti, mandorle e fiori di ibisco. Buccia di lime e bergamotto descrivono la scena secondaria. Corpo medio, vivace e scattante nel sorso mostra brillantezza e carattere. Corpo medio-pieno, struttura stratificata ed un finale vispo e dinamico. Bevi ora. |
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San Salvatore 1988 | Vino Spumante Metodo Classico | Gioí Brut Dosaggio Zero Rosé | 2019 | 92 | Sparkling | |
Intrigante ed affascinante al naso mostra note di erba tagliata, lime, bergamotto, fiori di magnolie, gardenie, gelsomino, acacia e fieno greco. Corpo medio, struttura tesa e vibrante ed un finale davvero tagliente. Bello sin da subito. |
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San Salvatore 1988 | Vino Spumante Metodo Classico | Gioí Extreme Brut Rosé | 2019 | 91 | Sparkling | |
Maturo ed appagante al naso mostra note di albicocche, nespole, pesche gialle, mango, liquore all’arancia e curcuma. Corpo pieno, cremoso nel profilo gustativo mostra una chiusura grassosa di buona qualità. Bevi ora. |
Vini Rosati
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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San Salvatore 1988 | Paestum | Vetere Rosato | 2022 | 91 | Rosato | |
Elegantissimo al naso mostra note di petali di rosa, magnolie, gardenie, fiori di mandarino, citronella, vetiver, erba tagliata, yogurt bianco e ribes. Corpo medio, struttura armonica e bilanciata ed un finale di buona luminosità. Bevi ora. |