Giulitta Zamperini sarà alla guida della denominazione Orcia doc, la giovane produttrice è stata nominata Presidente dal nuovo Consiglio.
Confermato Roberto Terzuoli che insieme a Donatella Cinelli Colombini (Ex Presidente) saranno i vicepresidenti. Per la denominazione Orcia vediamo un consiglio in parte aggiornato che però rimane con i solidi principi e ideali precedenti per poter raggiungere l’obiettivo primario quello di diventare presento un DOCG.
Per i prossimi tre anni il Consorzio del Vino Orcia sarà guidato dalla giovane imprenditrice vinicola Giulitta Zamperini, già vicepresidente nei due precedenti mandati.
Classe 1990, nata a Siena, ma cresciuta a San Quirico d’Orcia, la nuova presidente del Consorzio della Doc Orcia è perito chimico con diploma conseguito all’Itis Sarrocchi di Siena.
L’amore per la terra e la grande passione per il vino arrivano dal padre, Luca, che ha fondato l’azienda nel 1999.
«Al termine del mio secondo mandato come vicepresidente, grazie al sostegno dimostratomi dagli altri consiglieri e all’opportunità di crescita che mi è stata data nell’affiancare una presidente come Donatella Cinelli Colombini, ho deciso, seppur con un po’ di timore, di rendermi disponibile a questo passaggio di testimone , ottenendo questo incarico che assumo per portare avanti insieme al Consiglio gli importanti obiettivi per la crescita della Denominazione e contando sulla continuità dell’ottimo lavoro svolto sino a oggi dal precedente percorso».
Dichiarazioni importanti quelle di Zamperini.
Come accennato prima, gli obbiettivi che riguardano il nuovo consiglio saranno la salvaguardia del panorama agricolo, pensando che in queste zone si registrano più 1.4 milioni di presenze turistiche annue.
La Doc è impegnata anche nell’ospitalità. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo, prosegue Giulitta Zamperini – occorrerà, quindi rafforzare e consolidare il rapporto tra vino, paesaggio ed enoturismo perchè essere parte di una Doc che si estende all’interno di un sito Unesco è un onore, quanto un onere e proprio per questo motivo dovremo attivare azioni per intercettare i nuovi consumer che corrispondono al profilo degli ‘Orcia lovers’ partendo dal potenziamento della sinergia tra cantine, strutture ricettive, produttori e, naturalmente, il Consorzio.
Il tutto attraverso un’attenta programmazione delle attività pianificate nel tempo».
Secondo il nuovo Consiglio, la denominazione deve ambire a diventare l’icona enologica del paesaggio simbolo della Toscana nel mondo. Per quanto riguarda i progetti, sarà portato avanti e a conclusione il progetto già partito con la precedente amministrazione, inserire la parola ‘Toscana’ nell’etichetta della Doc, per potenziare la riconoscibilità nei mercati esteri. Per ultimo ma di certo non meno importante sarà l’obbiettivo di avviare il percorso per il passaggio da Doc a Docg, operazione delicata e importante.
Il Consiglio di Amministrazione, oltre che dal presidente Giulitta Zamperini e dai Vicepresidenti Donatella Cinelli Colombini e Roberto Terzuoli, è composto da Elena Salviucci, Giovanna Santi, Gabriella Giannetti, Antonio Rovito, Pasquale Forte, Luca Mastrojanni, Giuseppe Basta, Angelo Capitoni. Nel ruolo di Segretario del Consorzio di tutela è stato confermato Andrea Giorgi.
Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni a sud di Siena (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena).
Il disciplinare di produzione prevede la tipologia “Orcia” (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese), l’”Orcia Sangiovese” (con almeno il 90% di Sangiovese) entrambe anche con la menzione Riserva in base a un prolungato invecchiamento (rispettivamente 24 e 30 mesi tra botte di legno e bottiglia). Fanno inoltre parte della Doc il bianco, il rosato e il Vin Santo.
A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle 255.631 bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 30 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della denominazione.
Il Consorzio di tutela si occupa ormai da anni di promuovere la denominazione attraverso azioni varie, dal web alla segnaletica sul territorio, passando per incoming di giornalisti e buyers da tutto il mondo. Tra questi impossibile non citare un evento diventati un must come l’Orcia Wine Festival.