Questo un riconoscimento che è un orgoglio per l’Italia, in 100 anni di storia Moio è il terzo italiano a ricevere questa responsabilità.
Il professor Moio è stato eletto a Mainz in Germania nell’Assemblea Generale dell’Organizzazione di riferimento tecnico-scientifica della filiera vitivinicola internazionale, che, con i suoi 46 Stati membri, rappresenta più dell’85% della produzione mondiale di vino e l’80% del consumo globale.
Ma chi è Luigi Moio?
Casertano di origine, nasce il 29 giugno 1960, figlio del produttore Michele Moio, artefice della riscoperta del Falerno. Laureato in Scienze Agrarie con lode a Napoli nel 1986 è professore ordinario di enologia al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Ateneo Federico II, produttore con la moglie Laura nella spendida azienda Quintodecimo a Mirabella Eclano in Irpinia.
Considerato uno dei maggiori esperti italiani del settore enologico, i suoi studi e le loro applicazioni hanno contribuito in maniera decisiva alla riscoperta e alla valorizzazione di numerosi vitigni autoctoni del sud Italia. Autore di numerose pubblicazioni tra cui “Il Respiro del Vino”, diventato in pochi anni uno dei testi di riferimento mondiale sul tema degli aromi. La sua specializzazione in un centro di ricerca della Borgogna, dove si è occupato degli aspetti scientifici dell’aroma del vino, sia sensoriali che biochimici.
Un italiano in carica fa ben sperare per l’armonizzazione alle pratiche internazionali alla grande tradizione Italiana.
Tra i punti importanti da affrontare nel breve periodo il cambiamento climatico, l’ecologia ed il commercio internazionale, un faro dell’enologia italiana saprà certamente come affrontarli nel migliore dei modi imparziali e con rigore e rispetto.