Un cuore diviso nei tre amori della sua vita : la Toscana, la Sicilia, ed i Genitori. Questo è Giodo. Questo è il sunto dell’appuntamento del 25 Ottobre 2022 che incornicia il lavoro esemplare di uno dei più noti consulenti enologi italiani : Carlo Ferrini.
Giodo è il progetto privato di Carlo reso possibile da una squadra fortissima. Alla regia c’è Bianca Ferrini supportata in vigna ed in cantina da Riccardo Ferrari, fidanzato di origine bresciana.
Signori si nasce recitava Totò, l’eleganza è una caratteristica rara, negli ultimi anni cercata e spesso inflazionata nella comunicazione, ma decisamente nobile e sempre vincente.
I vini in degustazione parlano proprio in questo idioma. Un idioma ridondante ma maledettamente moderno e monogamo: Eleganza, Eleganza, Eleganza.
Un motto che a furia di ascoltarlo di persona entra sempre più in testa e lascia solo un quesito, Come è stato possibile non capirlo prima? Quesito chiaramente ponibile ai produttori di tutto il mondo e non certamente solo a Carlo, al team o ai produttori toscani e siciliani.
Tra i vini in degustazione Alberelli di Giodo 2018 e 2020, La Quinta 2018 e 2020, Giodo Brunello di Montalcino 2015, 2016 e 2018 hanno fatto da spina dorsale all’evento creato intorno alla cucina del nuovo chef di Pellico 3 a Milano : Guido Paternollo.
Piatti decisamente interessanti e ben eseguiti come il Falafel con Maionese al Dragoncello ed il Riso Riserva San Massimo con Ragu di Brasato ed il suo fondo.
L’attenzione è ricaduta certamente sulle nuove annate portate per l’occasione : Alberelli 2020 uscirà il prossimo Marzo 2023, Giodo Brunello di Montalcino 2018 da Gennaio 2023.
Il grande amore per la vita e la riconoscenza di Carlo anima nei primi anni 2000 l’acquisto di Podere Giodo. È il 2001 quando, perse un po’ le speranze per una ricerca lunga e stressante, è il posto a scegliere i Ferrini. La prima annata prodotta è stata la 2009. Con il millesimo 2010 centra da subito un vino perfetto per la critica internazionale.
Giodo, nome che si ricorda facilmente, nome che sembra essere studiato a tavolino, altro non è che la fusione dei due nomi dei genitori di Carlo, il primo omaggio che è venuto in mente ad una persona che si emoziona fortemente riconoscendo e ricordando i sacrifici dei propri mentori, Giovanna e Donatello.
Giodo è a Montalcino, Giodo è in Etna. Giodo è nel cuore e nella testa prima di esserlo nelle mappe catastali.
Giodo è una filosofia di vita che dopo anni di onorata carriera (43 anni di consulenza all’attivo e centinaia di aziende seguite negli anni) arriva come un fulmine a ciel sereno per mostrare nuovi orizzonti e rimettere tutto in gioco.
Nel Versante Sud Est di Montalcino, Giodo, si estende per 6 ettari in 6 differenti appezzamenti. Tre ettari sono registrati a Brunello, 3 ettari “non hanno la carta” detto in parole povere, ben sottolineate da Carlo durante il pranzo, e pur essendo di qualità superlativa escono sul mercato con la denominazione di Toscana IGT.
Sull’Etna invece la storia è più recente, arrivato nel 2002 per la prima volta con consulenze importanti (Donnafugata e Tasca d’Almerita) Carlo si innamora del territorio e dell’umanità che le persone ed il posto regalano.
Primo acquisto nel 2010 e, pezzettino dopo pezzettino, come raccontano Carlo e Bianca, l’azienda cresce ed inizia produrre quantità interessanti per il mercato. Quantità che difficilmente coprono la domanda, si parla di una quantità inferiore alle 10000 bottiglie o spesso in linea con questo numero.
Giodo in Sicilia ad oggi è costituito da 8 piccoli appezzamenti che compongono un totale di 2 ettari.
Il primo vino prodotto è Alberelli di Giodo, prodotto da vigne che hanno un’età media di 75 anni, ad Alberello, con sesti d’impianto vecchi con distanze anche di oltre 1 metro tra le piante.
I vigneti sono situati per 2/3 nella Doc Etna e per 1/3 fuori ad un’altitudine di quasi 1000 metri. Evitando polemiche il vino è sul mercato come Sicilia, pur essendo Etna a tutti gli effetti per carattere e personalità.
Il Nerello è sempre stato lì, commenta Carlo Ferrini, ma è stato scoperto solo verso la fine degli anni ’90. Oggi finalmente riceve l’attenzione che merita.
Il pranzo stampa si apre con la degustazione del Carricante in purezza che esce con lo stesso nome di fantasia del fratello maggiore : Alberelli di Giodo.
Il Carricante, fermentato ed elevato solo in acciaio, mostra una complessità notevole e raccoglie pareri positivi proprio da tutti i giornalisti presenti.
Un’ emozione fortissima partecipare ad un pranzo che ripercorre, dal Sud verso il Centro Italia la storia di Carlo, Bianca e di Giodo.
“La vita è bellissima perchè ti mette accanto persone bellissime”, cit. Carlo Ferrini, una massima che mostra quanta empatia ci sia stata durante la presentazione di alto livello.
Di seguito i commenti di tutti i vini degustati :
Vini Rossi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Giodo | Brunello di Montalcino | 2016 | 99 | Rosso | ||
Delicato e succoso il profilo principale di Giodo 2016 emoziona sin da subito per quella sottile e timida presentazione che nasconde un’inebriante complessità sperata. I sentori misti floreali e fruttati virano in differenti direzioni fondendo la camomilla disidratata a note di ibisco appassito e fiori di sambuco. Il “core” principale è ricco di lamponi, ribes e melagrana unite a zenzero fresco, mandorle bianche e cedro in pezzi. Corpo pieno, tannini setosi ricchi di grazia ed un finale centrato e perfettamente in linea con la visione d’eleganza del produttore. Meglio dal 2022. |
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Giodo | Brunello di Montalcino | 2015 | 98 | Rosso | ||
La leggera riduzione iniziale crea la complessità sperata e genera un vino multiforme e di natura elitaria. Si erge con note miste floreali e fruttate che ben si fondono tra di loro nell’essenza di fiori rossi, ciliegie disidratate, fragole di bosco, buccia di mandarino, succo di pompelmo e maggiorana appassita. Bello lo sfondo che ricorda il carattere della fermentazione malolattica con note di burro fuso e cioccolato bianco. Incredibile al palato con tannini perfettamente maturi, distesi ed ampi nella matrice che costituiscono l’ossatura su cui si erge la matrice vino ed un finale luminoso e brillante che rimane teso e verticale durante tutta la progressione. Delizioso sin da subito si esprimerà al meglio dal 2022 in poi. |
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Giodo | Nerello Mascalese Sicilia | Alberelli di Giodo | 2020 | 95 | Rosso | |
Intrigante e complesso alterna note di gerani, tiglio, prugne rosse, camomilla e passion fruit. C’è di più nella vivacità agrumata del sottofondo. Corpo pieno, tannini perfettamente maturi e ben levigati ed un finale di suadente bellezza. Bellissimo ora sarà meglio dal 2023. |
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Giodo | Brunello di Montalcino | 2018 | 95 | Rosso | ||
Opalescente al naso ricorda di frutti blu come more e. mirtilli di bosco, ma anche prugne nere e ribes. In sottofondo, cioccolato fondente di Modica, erbe selvatiche come tarassaco e menta fredda. Al palato, corpo medio-pieno, tannini ben polimerizzati ed un finale fresco e succoso. Meglio dal 2024. |
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Giodo | Nerello Mascalese Sicilia | Alberelli di Giodo | 2018 | 94 | Rosso | |
Di indomita bellezza e spiccata precisione sensoriale questo giovane Etna resta elegante nel profilo principale tridimensionale che ben fonde l’animo erbaceo alle sfumature floreali e fruttate. Erba tagliata, fieno e graspo spezzato si fondono alle note di fiori di sambuco, gelsomino, ribes e lamponi. Corpo medio-pieno, tannini leggermente rigidi al momento che ben si esaltano nella matrice vivace e radiosa ed un finale compatto di media-lunga persistenza. Meglio dal 2021. |
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Giodo | Toscana | La Quinta | 2020 | 93 | Rosso | |
Intrigante nel calice alterna tanti fiori freschi e pressati a sfumature di coriandolo, incenso, ciliegie disidratate e nuance di bergamotto. Corpo medio, tannini incredibilmente sottili di grana finissima ed un finale elegante e preciso di estrema grazia e nobilità. Bellissimo sin da subito ma meglio dal 2024. |
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Giodo | Toscana | La Quinta | 2018 | 93 | Rosso | |
Espressivo e piacevole nel carattere disteso questo giovane Sangiovese mostra note di ribes, prugne rosse, ciliegie delicate, rosmarino e pepe bianco. Corpo medio-pieno, tannini soffici estratti in modo gentile ed un finale puro e definito che in modo brillante chiude armonico e romantico. Bevi ora. |
Vini Bianchi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Giodo | Carricante Sicilia | Alberelli di Giodo Bianco | 2021 | 95 | Bianco | |
Estremamente elegante mostra una solida progressione sensoriale che parte dal basso nelle sfumature di differente intensità di lime, bosso, bergamotto, gardenie, rincospermo, erba tagliata e vetiver. La piacevolezza della matrice si racconta con mandorle tritate e fieno greco in sottofondo. Corpo medio, struttura vibrante ed un finale che parla di freschezza e tensione. Semplicemente raro ed egregiamente interpretato nel millesimo concentrato. Bevi ora o invecchia. |