Articolo di Fosca Tortorelli.
I Campi flegrei tornano alla ribalta con “Malazè 2024 vivere dentro al vulcano”, l’evento archeo-enogastronomico” che da anni vuole promuovere e far scoprire l’aerale flegreo, coniugando i tanti aspetti legati all’enogastronomia, con i siti archeologici, la cultura e la bellezza di questi luoghi ricchi di fascino.
Arrivata alla sua XVII edizione, lo scorso lunedi 23 settembre nei deliziosi spazi di Masseria Sardo, sul lago d’Averno, si è aperta la kermesse, mettendo i Campi Flegrei in “vetrina” e dando modo di scoprire con la giusta “lentezza” i sapori e le risorse di questi luoghi.
Il termine “Malazè” deriva da “malazzeno”, l’antico deposito dove i pescatori flegrei e ischitani, conservavano gli attrezzi della pesca. Oggi con questo termine si vuole parlare di una sorta di laboratorio, di un luogo di confronto in cui sono invitati tutti coloro che vogliono valorizzare i Campi Flegrei.
Un evento nato dal vulcanico Rosario Mattera che per questa nuova edizione rientra a far parte del progetto “Valorizzazione del turismo enogastronomico” dell’Agenzia Regionale per il Turismo della Campania, ed è cofinanziato dal Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Campania.
Uno dei temi è proprio quello del turismo lento nei Campi Flegrei, quello esperienziale, che vive della riscoperta del valore dell’otium e della cultura, da sempre punti focali nel passato di questi luoghi.
Ulteriore novità è la collaborazione con “Campi Flegrei Active”, che ha reso il programma della manifestazione ancora più interessante, attraverso un articolato calendario di incontri che dal 23 al 28 settembre, si svolgeranno in orti sociali, cantine, vigneti, ristoranti, ville, masserie, nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e l’isola di Procida. tra degustazioni, percorsi guidati e cooking class.
Durante la serata di apertura ha spiegato Mattera: «Quest’anno, grazie alla collaborazione con Campi Flegrei Active, la nostra associazione ha fatto un ulteriore passo in avanti nell’organizzazione del “Malazè il FestivalLab” dei Campi Flegrei. Una chiave del successo sono proprio le modalità operative di coinvolgimento dei soggetti locali. Malazè è una forma anarchica strana, che genera valore e che, come capitale, ha la passione al posto del denaro: il capitale sociale territoriale. Quel che risulta maggiormente apprezzato dagli attori locali (talvolta anche oltre i nostri associati) sono: la modalità di rilevazione dei bisogni (l’ascolto); il coinvolgimento diretto dei partecipanti-destinatari; l’autonomia operativa (la non dipendenza); l’estensione del raggio d’azione territoriale alla dimensione del sistema territoriale flegreo e lo sforzo di integrazione con l’attività di altre strutture pubbliche e private, locali e sovralocali».
«Malazè – come del resto ha ribadito Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei – è confluito in un unico strumento agile ed efficiente: “Campi Flegrei Active”, un progetto di aggregazione territoriale promosso e coordinato da Federalberghi Campi Flegrei per la costituzione di un soggetto che svolga funzioni di destination management per l’intero territorio flegreo. Un “hub” d’innovazione e sviluppo territoriale generato dalla determinazione e dal senso di attaccamento alla propria terra».
Otium, cultura e gusto verranno declinati in dieci eventi diffusi, con otto itinerari e due incontri enogastronomici articolati su diverse giornate; in primo piano la terza edizione di “Prephilloxera”, vini da piede franco e ancora i diversi percorsi tra oasi naturalistiche, orti cantine, vigneti, ristoranti, ville, masserie, nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e l’isola di Procida (Il programma è consultabile qui: https://www.malaze.it.)
Come ricordato da Giulio Gambardella, Operation manager presso Campiflegrei_active: «Settembre, nei Campi Flegrei, è da sempre il mese di Malazè, siamo orgogliosi di essere co-organizzatori di questa nuova edizione. I tour realizzati con gli operatori di Campi Flegrei Active, valorizzano itinerari turistici integrati, che uniscono la cultura, i paesaggi e i prodotti tipici. Una proposta turistica ideata con la community di Malazè, dedicata ai visitatori che vogliono conoscere questi luoghi attraverso l’enogastronomia».
Tanti i prodotti flegrei messi in vetrina, in occasione della presentazione, declinati in modo originale e personale dai ristoratori coinvolti; dal pomodoro cannellino alle cicerchie, dai mandarini al pesce azzurro, dalle cozze ai limoni di Procida, e naturalmente gli immancabili vini dei Campi Flegrei e dell’isola d’Ischia, un patrimonio di espressioni che in questi anni sta sempre più facendo parlare di sé.
Originale, leggero e saporito il “Pane e alici alternativo” composto da pasta kataifi croccante con ricotta di bufala, alici marinate a secco e pesto di pomodori cannellini dei Campi Flegrei; preparato da Home Piccola Osteria Alternativa o ancora il colorato “Orto Flegreo e Ornos”: una crema di cicerchie e cicerchie spadellate agli aromi, zucca e zucchine marinate, pomodori cannellino essiccati, fiori di zucca cristallizzati, cozze, olio al basilico e Ornos gin nebulizzato preparato dalla padrona di casa Gabriella Barbati insieme alla Pasta al Pomodoro Cannellino, basilico e polvere di foglia di mandarino. Divertente l’Air bread al carbone vegetale con impepata di cozze, gel a limone e gazpacho di pomodoro cannellino di Hosteria Bugiarda e goloso il Finto pomodoro cannellino ripieno di fior di burrata e alici sotto sale; Azzurro nobile, ricciola sott’olio e caponatina di datterino e cozze; Chips croccante di cicerchie con polvere di mandarino de Il Gabbiano Territoriale il BBQ di Pesce Azzurro del Riccio Restaurant, la tradizionale fresellina bagnata con acqua di cozze, condita con Cefalo marinato con cannellino Flegreo, salicornia di Da Fefè e saporita la LaMontese®️ Cheesesteak (carne bovina e formaggio di latte vaccino a pasta cruda), Ketchup di peperoni, Mayo di Olive Caiazzane (Presidio Slow Food) e Capperi di Pantelleria IGP, battuto di Alici gratinate di Sunrise Est. 1984.Da non perdere poi la pasta a quattro mani di La Bifora e Capoblu, una speciale Pasta mista con cicerchie, cannochie e crumble di cannellino e tanto altro ancora. Tra i vini davvero tante le piccole realtà di questo territorio, di grande personalità la falanghina Sintema di Cantine Babbo, il piedirosso Terra del Padre di cantine del mae e ancora quello de La Sibilla.
Si chiude in dolcezza con le dolci coccole di Campi Flegrei Box, dalla frolla con chantilly al mandarino, cioccolato bianco e meringa, alla crostatina meringata mandarino, e ancora la mousse al cioccolato bianco e mandarino glassata e l’imperdibile PanFlegreo con Mandarino e cioccolato fondente 58%. Non poteva mancare il caffè, anche questo a marchio flegreo, firmato Caffè Delizia, la piccola torrefazione artigianale bacolese, nata negli anni Sessanta del 1900 con la famiglia Scamardella, che hanno allietato i palati con la loro miscela familiare, rigorosamente preparata con la tradizionale cuccuma napoletana.
Davvero tante le peculiarità da scoprire di questo meraviglioso e dinamico angolo della Campania.