Accogliamo con estremo piacere l’invito mosso da Cinzia Merli, proprietaria di Le Macchiole, per una visita e degustazione delle nuove annate presso l’azienda a Bolgheri.
Attualmente sul mercato sono in vendita il Bolgheri Bianco Paleo 2023, il Bolgheri Rosso 2022 ed i tre tenori più famosi del litorale Scrio, Paleo e Messorio nel millesimo 2021.
Una splendida esperienza il tasting con Cinzia Merli, Raffaele del Franco, Elia Campolmi responsabile agronomico dell’azienda e Luca Rettondini, enologo dalle mani fatate che si riconferma anche nel difficile millesimo 2022 con una delle espressioni più genuine e succose di Bolgheri Rosso.
La vera sorpresa per noi è stata la verticale di Messorio dal 2021 al 2015 in quello che è stato un viaggio emozionante e formativo.
Il territorio di Bolgheri sa essere estremamente complesso nella sua semplicità. È un litorale decisamente sabbioso con bassa presenza di argilla e scheletro nei suoli, non ha grande altimetria e vive con vitigni internazionali portati in zona a metà degli anni ’50 dal marchese Niccolò Incisa della Rocchetta.
C’è molto di più a Bolgheri di questo quadro teorico che lo rende “Grande” agli occhi del mondo intero.
Qui con passione e sapienza si intrecciano storie di produttori e storie di progetti ed ambizioni; sogni qualcuno potrebbe chiamarli che hanno però i piedi ben ancorati a terra.
Un perfetto connubio di piccole proprietà e famiglie (ormai cresciute certamente) e grandi colossi che si rispettano e si ascoltano.
In un momento storico in cui tutto poteva e doveva essere scritto, una giovane Cinzia Merli con suo marito Eugenio Campolmi nel 1983 danno vita a Le Macchiole una proprietà di quattro ettari nel cuore di una Bolgheri che oggi tutti conosciamo.
“Non è stato facile all’inizio”, ci racconta più volte Cinzia, “farsi prendere sul serio in un mondo certamente ricco di figure maschili”, eppure il lento ma inesorabile trascorrere del tempo dona a tutti una possibilità nella vita, a patto che si abbia puro talento e sensibilità.
È una delle poche volte in cui abbiamo approcciato la verticale nel modo più classico che si possa approcciare. Dall’annata più recente a quella più matura. E dunque il 12 Novembre siamo stati professionali quanto emozionati nell’assaggiare tutti questi Messorio così vicini tra loro in un contesto perfetto.
Ogni vino in degustazione ha complessità, profondità e genialità eppure ce n’è stato uno che ci ha decisamente coinvolti emotivamente parlando che ha superato ogni aspettativa secondo noi.
L’annata 2021 è stata concentrata e compatta con ottime maturità e valori analitici. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo https://www.winescritic.com/bolgheri-superiore-2021-un-trionfo-di-energia-e-savoir-faire/.
Messorio 2021 è decisamente agile, composto e succoso e mostra una piacevole armonia tipica della splendida referenza.
Messorio 2020 decisamente mediterraneo ha regalato un’ espressione ricca e strutturata, scura e speziata con richiamo di agrumi ben visibili.
Messorio 2019 ha un’anima floreale più accattivante delle versioni precedenti alle quali ben si coniuga la disinvoltura delle spezie di diversa intensità ed un tratto di grazia e struttura assolutamente rari.
Messorio 2018 bellissimo ed in uno stato di grazia mostra l’anima più essenziale di un Merlot composto e gustoso, “masticabile” ma decisamente scorrevole.
Messorio 2017 mostra tratti ematici vivaci, sfumature di bacche piccole di colore rosse ed una sottile austerità non ancora stemperata dall’azione del tempo.
Messorio 2016 è puro classicismo. Polpa e materia contraddistinguono la versione. Il tratto floreale è deciso e ben marcato e le sfumature officinali fanno da cornice.
Messorio 2015 è pura emozione. È profondo e decisamente scuro nel profilo sensoriale, coniuga potenza e struttura ad un’anima leggera e composta. C’è quel richiamo al territorio di Bolgheri. Ci sono fiori, frutti e spezie. Ci sono i tannini che l’azione del tempo ha decisamente “smussato” e levigato. C’è decisamente molto di più in un vino simbolo di un territorio e di un progetto che non smette mai di sorprenderci.
In Messorio 2015 ci sono tutte le componenti di pregio di un grande vino ma è la dose perfetta tra gli stessi a coinvolgere a pieno il lettore.
Come un direttore d’orchestra dirige con grande personalità, questo assaggio del 2015 arriva in un momento perfetto su una bottiglia magica. Su di esso giocano un ruolo chiave diverse componenti. L’azione del tempo inesorabile, sottile ma visibile su questa espressione che ci sorprende, la vivacità di un millesimo caldo che fa perdere ogni scommessa mossa in anticipo su un giudizio evolutivo marcato. Non è affatto così.
È il sorso equilibrato e gioioso, gustoso e pieno, scorrevole e persistente a rendere grande questa versione di Messorio che porta con sè tutta la parte più bella di Bolgheri ma tanto di un’ umanità fatta di persone, scelte coraggiose e sogni. Se non sogni non puoi far sognare gli altri, ma se sogni a volte ci arrivi.
Di seguito i commenti ed i punteggi di tutti i vini degustati :
Vini Rossi
Produttore | Denominazione | Vino | Annata | Score | Tipo | |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2015 | 100 | Rosso | |
È profondo e decisamente scuro nel profilo sensoriale anni dopo il suo progetto. Le note di prugne nere ben si fondono a sfumature di more di rovo, bacche di ginepro, amarene, visciole, datteri, muschio bianco, foglie di tè nero ed incenso. La grazia del sottofondo si contrappone alla potenza del profilo scuro apportando piccole contaminazioni di fiori bianchi misti quali gardenie e magnolie. La dolcezza del frutto è imperante e la fa da padrone, la qualità tannica impressionante sfiorando il limite setoso ed il finale è coinvolgente e decisamente appassionante, un percorso che speri non finisca mai. Emozionante. Bevi ora o invecchia. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2016 | 98 | Rosso | |
Wow! La prima impressione vincente è di polpa e materia perfettamente levigate ed ammorbidite dall’azione del tempo. Le note di prugne rosse ben si fondono a sfumatura floreali di karkadè, timo selvatico, maggiorana e noce moscata. È splendida la precisa evoluzione del profilo secondario che vira con carattere officinale e mediterraneo. Corpo medio-pieno, armonico, essenziale e progressivo. È devastante nella bellezza di un quadro preciso e veritiero che racconta l’immagine di Bolgheri in forma straordinaria. Bevi ora o invecchia. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2019 | 97 | Rosso | |
Profumato e decisamente diretto ed essenziale mostra note di fiori misti bianchi e rossi, lamponi, ribes, citronella, noce moscata e sandalo. Corpo medio-pieno, dinamico e deciso mostra una piacevole finezza che si racconta nell’ossimoro vincente di struttura e grazia. C’è l’impronta mediterranea sempre desiderata dal territorio. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2018 | 97 | Rosso | |
Maturo e pieno, sensuale e vivo una versione di Messorio che coniuga perfettamente tratti muscolosi a precisione stilistica d’estrazione. Le note officinali sono importanti e si raccontano con toni di maggiorana, timo selvatico e rosmarino. Il sottofondo è deciso con tratti di amarene, prugne, bergamotto e mirto selvatico. Corpo medio-pieno, agile e scorrevole, chiude armonico e decisamente ricco di anima e personalità. C’è grazia e qualità oltre la precisa interpretazione del millesimo da parte dell’azienda. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2021 | 96 | Rosso | |
Aperto e dinamico nel profilo sensoriale mostra note di prugne nere, more, cioccolato fondente, salvia, bergamotto, coriandolo, bacche di ginepro, pepe nero, mandorle tritate, incenso, eucalipto e menta piperita. Corpo pieno, tannini morbidi perfettamente maturi e ben polimerizzati ed un finale dinamico ed essenziale. Splendido nel calice ha una progressione vincente. Bevi ora o invecchia. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2020 | 94 | Rosso | |
Ricco e strutturato mostra note di prugne nere, more, cioccolato fondente, anice stellato, coriandolo, bacche di ginepro e fiori appassiti. Tanta energia in sottofondo ricorda un deciso carattere arancione di mandarini, cedro in pezzi e caramelle gommose. Corpo pieno, levigato e decisamente suadente nel sorso mostra pienezza e piacevole scorrevolezza. Ottima la salivazione. Bevi ora. |
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Le Macchiole | Toscana | Messorio | 2017 | 93 | Rosso | |
Caldo con tratti ematici ben presenti si racconta con note di prugne rosse, mirto selvatico, bosso, fragole, incenso e sandalo. Tanto patchouli si fonde in sottofondo con frutti rossi a bacca piccola che ricordano i ribes ed i lamponi. Corpo medio-pieno, tannini morbidi ben rifiniti ed un finale con una giusta progressione e piccoli tratti di austerità. Bevi ora o invecchia. |