Il 14 ed il 15 Giugno 2023 il Consorzio Tutela Vini Montefalco ci ha introdotti con molto orgoglio al progetto “Montefalco Green” reso concreto dall’accordo stipulato con Enel X, per la realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici direttamente nelle cantine.
Ad oggi Sono già attivi 12 punti di ricarica in 6 cantine e ne sono in programma altri 15 per un totale di 30 punti di ricarica di mezzi elettrici presso aziende vinicole. La scelta responsabile e sostenibile del Consorzio Tutela Vini Montefalco è legata alla convinzione che una terra amata è una terra grata, che restituisce le attenzioni che riceve in termini di qualità e di unicità.
La nostra esperienza green è cominciata con la Masterclass guidata dal giornalista Antonio Boco il quale ha introdotto alcuni vini territoriali che hanno fatto da apripista per i colleghi del Tour.
Prosegue la nostra esperienza con la visita nelle diverse cantine partecipanti come Tenuta Alzatura della Famiglia Cecchi, azienda, che nel 2021 completa la conversione al biologico per tutti i vigneti. Alessandro Mariani, direttore della Tenuta, ci presenta “Cortili Montefalco Bianco DOC 2022”, uva autoctona che omaggia la tradizione umbra di piantare Trebbiano Spoletino nei cortili delle case, i luoghi tradizionalmente dedicati alla convivialità.
La seconda azienda che ci ha accolti è stata Tabarrini di Giampaolo Tabarrini, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, il quale rappresenta la quarta generazione di agricoltori in famiglia. Con il vino “Adarmando ”2021 vuole esprimere tutta la sua devozione al Trebbiamo Spoletino vitigno autoctono per eccellenza.
Cantina Ninni ci porta invece nel comune di Spoleto, ad un’altitudine di 350 metri s.l.m. Gianluca Piernera ci apre le porte della sua cantina e ci presenta “L’EDOARDO” un Umbria Bianco Frizzante, ottenuto da sole uve Trebbiamo Spoletino.
Ultima tappa della prima giornata del tour “Montefalco Green” si conclude alle Cantine Romanelli, dove ci accoglie Devis. L’azienda, a conduzione familiare, da più di 40 anni coltiva sul Colle San Clemente 30 ettari di proprietà di cui 8 di vigneti e 12 di oliveti, in maniera del tutto biologica. “Medeo” Montefalco Sagrantino 2016, è dedicato ad Amedeo Romanelli, fondatore della cantina ed il primo
produttore di vino della famiglia.
Il secondo giorno del “Montefalco Green” inizia più innovativo che mai con le “Sagreentino” ovvero bici ed auto elettriche, del progetto Montefalco Green che ci regalano momenti divertenti ed
innovativi lungo la via che ci porta alla scoperta di altre 4 realtà vitivinicole.
La prima realtà della giornata che ci apre le porte è l’Azienda Antonelli San Marco ci meraviglia con una cantina posta al di sotto dell’antica casa padronale, completamente interrata e progettata per la vinificazione a caduta, che prevede cioè l’ingresso del pigiato nei fermentini e il successivo scarico delle vinacce senza l’uso di pompe, ma semplicemente per gravità.
Filippo Antonelli dal 1986 prende le redini della Cantina e porta avanti la filosofia della produzione biologica, che ne vede la completa conversione e certificazione con la vendemmia del 2012. E’ il Montefalco Sagrantino DOCG 2008 il vino principe degustato da Antonelli, 100% Sagrantino.
La giornata prosegue poi con la visita a Le Cimate, nata nel 2011 dal desiderio di Paolo Bartoloni di rinnovare e far rivivere la tradizionale passione della famiglia per l’agricoltura, la cantina prende il nome dalle colline in cui si trova l’azienda. Interessante caratteristica è l’autosufficienza dal punto di vista energetico grazie a pannelli fotovoltaici integrati nel tetto. Qui il vino degno di nota è il “Donna Giulia” 100% Sagrantino, il più sentito progetto de Le Cimate, dedicato alla nascita della figlia Giulia.
Arriviamo poi nella Cantina Scacciadiavoli, Liù, quarta generazione della famiglia Pambuffetti, ci
presenta tutta la struttura della cantina ultracentenaria che si appoggia sulla collina umbra e che grazie alla struttura verticale su quattro livelli, di cui uno sotterraneo, tutta la produzione vinicola, anche in questo caso, avviene per gravità. Tra i vini degustati il Rosè Brut Metodo Classico ottenuto da uve 100% Sagrantino cattura particolarmente la nostra attenzione grazie al suo equilibrio gustativo ed alla sua freschezza.
L’ultima tappa di questo Tour ci porta a Cantina Perticaia. Nasce nel 2000 da Guido Guardigli, enologo di
Forlì che si innamora del territorio di Montefalco. Gabriele, agronomo dell’azienda ci parla di
terreni, tutti collinari, posti in leggera pendenza, ad una quota compresa fra i 320 e 350 m s.l.m., ed esposti principalmente a sud, sud-ovest. Nella degustazione si fa largo il Montefalco Sagrantino D.O.C.G. 2016, che con le sue note speziate resta persistente in chiusura e ben bilanciato.
Si conclude così quest’esperienza green lungo il territorio Umbro il cui incipit fondamentale per il progetto del Consorzio Tutela vini Montefalco è quello di generare consapevolezza ed aumentare le iniziative ecosostenibili come: installazione di impianti fotovoltaici e caldaie a biomassa per la riduzione del gas serra, adesione al programma “RafCycle” per il recupero e la valorizzazione degli scarti delle etichette e altro ancora.
Un’esperienza che ci fa capire quante aziende, sempre di più, si convertono ad un modo di lavorare sempre più ecologico. Che ci fa capire l’importanza di non fermarsi mai nelle sperimentazioni e negli studi per dar vita ad un prodotto di alta qualità e sempre più vicino alla sua naturale provenienza.
Roberta Ferone