Ci troviamo nel comune di Monforte d’Alba in località Bussia, in cui, con l’acquisto della tenuta “Favot” ha origine l’azienda Poderi Aldo Conterno.
La storia ci riporta però nell’ottocento, quando la famiglia Conterno emigrò in Argentina, per poi ritornare in Italia e cominciare così la lunga tradizione vinicola della famiglia.
Già nel 1920 la proprietà commercializzava il Barolo Riserva grazie alla lungimiranza di Giovanni, negli anni ’30 quest’ultimo cedette l’azienda al figlio Giacomo che, grazie alla vendita diretta del prodotto, iniziò a far comprendere la potenza e l’eleganza del Barolo.
I figli, Aldo e Giovanni, iniziarono poi ad affiancarlo successivamente, fino a quando Aldo, nel 1969 fondò l’attuale azienda.
Oggi i figli Franco, Stefano e Giacomo seguono le orme del padre onorando il grande lavoro dei loro antenati.
L’azienda che vinifica esclusivamente le proprie uve, è composta da 25 ettari di vigna. Gran parte del terreno, che si trova ad un altitudine di circa 350 – 400 m s.l.m., ha un’esposizione Sud / Sud-Ovest ed è composto di marne argillose e calcaree con strati di sabbia.
Le rese per ettaro sono bassissime e la produzione totale è di circa 90.000 bottiglie all’anno.
Affascinati da tutto ciò, noi di WinesCritic.com anche quest’anno (scolastico) abbiamo avuto il piacere di degustare le nuove annate in azienda con uno dei discendenti diretti, la quinta generazione, il Signor Franco Conterno.
Secondo la nostra critica, un grande plauso va ai tre Cru aziendali: il Bussia Colonnello 2020; maturo e diretto nel profilo sensoriale mostra note di prugne rosse, fragole, datteri maturi e bacche di ginepro. Caramello dolce, fiori di sambuco, sandalo, patchouli e noce moscata descrivono la scena secondaria. Corpo medio-pieno, tannini setosi di grana finissima ed un finale coinvolgente, succoso e piacevole nel sorso dinamico e disteso. Meglio dal 2027.
Il Bussia Cicala 2020: profondo e stratificato mostra note intriganti di profilo misto che ricordano i lamponi, i ribes, le mandorle tritate, le gardenie, le amarene dolci, i fiori di sambuco ed il coriandolo. Tante sfumature di iodio, camomilla, ginestra e bergamotto animano la scena secondaria di grande cifra stilistica. Corpo medio-pieno, tannini vellutati di encomiabile bellezza, estratti, domati ed ingentiliti alla perfezione ed un finale di pura bellezza edonistica. Performante e raro si esalterà nei prossimi 5-10 anni. Meglio dal 2028.
Il Bussia Romirasco: maturo e vivo nel profilo sensoriale mostra note di prugne nere, more, cannella in polvere, amarene, sandalo, patchouli, mirto selvatico, bergamotto, timo selvatico e coriandolo. Un’esplosione di sensazioni e sfumature si fondono tra di loro per dare origine ad un quadro sensoriale solido, unico e decisamente raro. La presenza di foglia di pomodoro certifica il carattere ben maturo e solare dell’annata e dell’interpretazione aziendale di Romirasco nel 2020. Corpo medio-pieno, tannini setosi ed un finale di grande armonia e qualità di sorso. Meglio dal 2028.
Queste e molte altre referenze degustate nel nostro Report completo sulle nuove uscite del Barolo: https://www.winescritic.com/barolo-2021-potente-vibrante-emozionante/
