“Il territorio rappresenta la nostra immensa ricchezza. Noi abbiamo il compito di preservarne l’integrità e di svelarne le più recondite sfumature attraverso il nostro vino. La passione, l’entusiasmo e la profonda conoscenza delle tradizioni, tramandata da generazioni, si riconoscono nel faticoso lavoro quotidiano. Ogni gesto è finalizzato a mantenere l’armonia naturale e rivelare la complessità di questa terra”. (Filippo Butussi)
L’azienda Valentino Butussi, si trova sulla via Forum Julii, antica strada romana che collegava Cividale del Friuli ad Aquileia, nella parte collinare tra il colle di Rosazzo, e il colle di Gramogliano. Già duemila anni fa questa zona era considerata tra le più vocate alla viticoltura friulana.
Angelo Butussi, comprendendo da subito le enormi potenzialità di quest’affascinante vallata denominata “Prà di Corte”, vi ha instaurato la propria sede aziendale, impiantando quelle vigne che negli anni seguenti hanno dato origine ad alcuni tra i vini più significativi della produzione. Questa vallata, con le Alpi Giulie alle spalle che riparano la vite dalle correnti fredde, ed il mare Adriatico di fronte, che garantisce una benefica e costante ventilazione, è la migliore posizione geografica per la viticoltura.
L’azienda si estende per una superficie totale di circa 30 ettari, 18 dei quali vitati, suddivisi in diverse zone: Godia, Madonna d’ Aiuto, Dolegnano, Lucchitta, Gramogliano e Braida.
L’ azienda nasce nel 1910 nella zona della Doc Friuli Colli Orientali, a Corno di Rosazzo e prende il nome dal suo fondatore e capostipite della famiglia, Valentino Butussi.
Già con il bisnonno Giobatta Butussi l’azienda era dedita all’agricoltura. Suo figlio, Valentino, ebbe l’intuizione di convertire la produzione e piantare i primi vigneti, assecondando la vera vocazione dell’area pedecollinare morenica. Questa decisione si rivelò ben presto vincente, e portò questa zona a diventare una delle più famose per la produzione dei vini friulani.
La conversione colturale fu completa nei primi anni ’70, con l’ingresso in azienda di Angelo Butussi, figlio di Valentino.
La superficie aziendale crebbe, furono prodotte le prime bottiglie a marchio aziendale e grazie a questo, si passò da un mercato locale ad un commercio che si estendeva in buona parte sul mercato nazionale.
Negli anni ’80 fu acquistata la vallata denominata Pra’ di Corte, che dal 1990 ospita l’attuale sede aziendale. In questa vallata, negli anni successivi nacquero tre delle riserve dell’etichetta storica, ognuna dislocata in singole particelle.
L’attività già florida, subì ulteriori evoluzioni alla fine degli anni ’90 quando entrarono progressivamente in azienda anche i quattro figli di Angelo: Filippo, Tobia, Matia e la sorella Erika, ognuno specializzato in un ruolo.
Questi, grazie ai loro studi e all’esperienza vitivinicola familiare, rinvigorirono l’immagine aziendale, con continui miglioramenti della qualità del prodotto, e si aprono a nuovi mercati, non solo a livello nazionale, ma anche in Europa, in Cina e negli Usa.
La ricerca della qualità passa soprattutto attraverso la salute del vigneto e dell’ambiente che lo accoglie. Se il vino deve esprimere il terroir, non ci devono essere ingerenze umane che alterino l’equilibrio naturale. Da questa consapevolezza nasce un progetto di riconversione all’agricoltura biologica, che parte da un piccolo vigneto di tremila metri nel 2002 che portò progressivamente alla completa conversione dell’azienda nel 2008, e nel 2013 con la certificazione biologica.
Con le vendemmie 2013 e 2014, nasce la linea Butussi Etichetta Storica. Una profonda conoscenza del territorio, l’attenzione capillare in vigna, unite alle tecniche della coltivazione biologica, una sapiente e impegnativa cernita dei grappoli e con l’acquisizione di tecniche di vinificazione più confacenti, ha permesso di trasformare due annate controverse, in due splendide vendemmie, dando inizio a questo nuovo progetto.
Incredibile la quantità di etichette prodotte solide nella qualità e versatili per ogni occasione. Abbiamo avuto modo di degustare Pinot Grigio, Sauvignon Blanc e Ribolla Gialla che impressionano per le costanti conferme che ogni anno l’azienda ripropone.
Di rilevante importanza il Cabernet Sauvignon in purezza prodotto in casa Butussi noto con il nome di Santuari che nell’annata 2016 mostra precisione d’esecuzione e carattere da vendere.
L’ultima invenzione di casa Butussi è un Pinot Grigio Ramato Madonna d’Aiuto che nasce nel 2018 in un fondo collinare con esposizione Sud-Ovest caratteristico per essere composto da marne e pietre calcaree. Importanti le escursioni termiche tra il giorno e la notte che fanno registrare punte di 20 gradi di differenza. Si ottiene mediante diraspatura dei graspi e macerazione delle bucce fino alla spontanea partenza della fermentazione alcolica. Solo follature manuali vengono condotte per uniformare il mosto in fermentazione. Al termine della fermentazione alcolica viene spostato ancora torbido in botti friulane di grandi dimensioni (700 litri) per completare l’affinamento per circa 8-10 mesi di maturazione.
Il vino che ne risulta è di estremo fascino e complessità mostrandosi solido come un Rosso e tagliente ed armonico come un bianco.
Provare per credere, solo 1298 bottiglie prodotte per questa eccellenza friulana che non ha paura di sfidare il tempo.
Trovate tutti i punteggi ed i vini degustati attraverso la funzione di ricerca.
Marta Corgiatini
